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di Mirko Mezzacasa
Un curioso caso di toponomastica ad Agordo
Un dettaglio che a molti sarà sfuggito, ma che solleva interrogativi interessanti: ad Agordo, tra le vie del centro, compare una doppia indicazione. La cartina turistica disponibile all’ufficio informazioni riporta via 5 maggio 1948, mentre su un cartello stradale si legge via 5 maggio 1848. Una differenza tutt’altro che banale.
Il tema è stato sollevato da Alberto Curti, che in una recente corrispondenza scriveva: «Mi sono chiesto come mai in paese troviamo anche una via intitolata al “5 maggio 1848”. Quella data, infatti, coincide con il ritorno e la riconquista di Agordo da parte delle truppe austriache, appena un mese e mezzo dopo l’insurrezione. Mi pare assurdo che da un lato si celebri la cacciata degli Austriaci, e dall’altro, con il 5 maggio, si possa ricordare il loro ritorno. Non ci credo: dev’esserci un altro significato!»
In effetti, i due “5 maggio” raccontano storie molto diverse:
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5 maggio 1948: è la data in cui il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola firmò il decreto che consegnò all’Italia l’Emblema della Repubblica, simbolo ufficiale del nuovo Stato democratico.
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5 maggio 1848: in piena Prima Guerra d’Indipendenza, gli austriaci rientrarono a Belluno, riprendendo il controllo del territorio. Un momento che segnò la fine delle speranze nate con l’insurrezione di primavera.
Due date agli antipodi: la prima evoca rinascita, pace e dignità; la seconda ricorda la restaurazione del dominio austriaco. Da qui il dubbio: quale delle due date era nelle intenzioni del Comune, quando la via fu intitolata? Un errore di trascrizione nei cartelli o una scelta precisa legata a ricordi risorgimentali? Sarebbe utile – e interessante per la memoria collettiva – andare a consultare le delibere comunali che hanno portato all’intitolazione, per chiarire definitivamente se si debba parlare di via 5 maggio 1848 o via 5 maggio 1948, o è un errore di stampa sul cartello con l’8 scambiato con il 9?. Intanto, resta la curiosità e la contraddizione: una via che, a seconda dell’anno riportato, può ricordare o un passo avanti nella storia della Repubblica, o un ritorno indietro sotto il dominio straniero.
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