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LUNGO IL FIUME
Là lungo quelle sponde di quel fiume argentato
che tante volte vide il corpo tuo avvinghiato
al mio ebbro e felice di quell’amore immenso,
tornavano i tuoi occhi dentro un rimpianto denso.
Troncasti lì seduta tutti i nostri discorsi
lasciandomi da solo già preda dei rimorsi,
perché quel nostro amore vissuto lungo il fiume
doveva esser protetto come un uccello implume,
mentre io lo delusi, per colpa mi distrassi
e verso un’altra riva tu dileguasti i passi.
Ora che da lontano riaffiora il dolce sguardo,
io triste mi arrovello per quel grave ritardo
con cui compresi alfine il bene che ho perduto,
mentre lungo quel fiume da solo sto seduto.
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