LA GIUDIZIARIA OGGI
DAL CORRIERE DELLE ALPI
SINTESI_GIGI SOSSO
BELLUNO Pestaggio brutale per una motosega scomparsa: GM ha patteggiato, mentre NM rischia un anno di carcere e 10 mila euro di risarcimento. La vittima, colpita anche con una catena, ha riportato un naso rotto e contusioni. Il giudice deciderà a luglio dopo le ultime repliche.
AGGRESSIONE AL BAR SIMBA: IN TRE A PROCESSO PER LESIONI
FELTRE Un cittadino egiziano è stato picchiato fuori dal bar Simba l’8 luglio 2022 da tre macedoni, identificati come Erdin, Redjep e Sead Z. Dopo la denuncia ai carabinieri e il ricovero con 25 giorni di prognosi, la vittima si è costituita parte civile. Il processo inizierà l’11 settembre davanti al giudice Paolo Velo.
CONDANNATO PER AVER INTIMIDITO UNA TESTIMONE: 6 MESI A PIETROBON
FELTRE Una frase intimidatoria — «Lei non ricorda nulla, vero?» — rivolta a una testimone in tribunale, è costata a CP una condanna a 6 mesi e 20 giorni per intralcio alla giustizia. Il fatto risale a tre anni fa, durante il processo sugli spari per gelosia a Villa di Villa. La donna, che si era presentata con un gatto nello zaino, sarebbe fuggita dopo l’incontro con l’imputato. L’uomo, già coinvolto in vicende precedenti legate a minacce e spari, è stato riconosciuto colpevole di aver intimidito la testimone, che era attesa per un’audizione chiave. Il giudice ha concesso 90 giorni per il deposito delle motivazioni.
CIRCONVENZIONE D’INCAPACE: ACCUSA O GRATITUDINE?
ALPAGO Secondo la Procura è circonvenzione d’incapace, per l’imputata invece solo “gratitudine”. A processo una donna accusata di aver approfittato di un anziano agricoltore alpagoto, poi morto, da cui aveva ricevuto pagamenti universitari e la nomina ad erede universale. L’uomo, con un patrimonio stimato oltre i 400 mila euro, sognava forse una relazione, mentre lei ha dichiarato: «Era come uno zio». Divergenze anche tra gli psichiatri: per l’accusa era suggestionabile, per la difesa solo con lievi deficit cognitivi. Il caso resta aperto, tra affetti e sospetti.
VIA LIBERA AI GARAGE DELL’HOTEL A CORTINA
CORTINA La Corte di Cassazione ha annullato le sentenze che vietavano il passaggio pedonale e automobilistico su un’area condominiale davanti al Barisetti di Cortina, usata per accedere a due garage dell’hotel. Tribunale e Corte d’Appello avevano dato ragione ai condomini, ma la Suprema Corte ha accolto parte del ricorso dell’albergo, respingendo la richiesta di risarcimento e i tentativi di bloccare il transito con sbarre o cancelli. Le spese processuali sono state compensate.