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RIAPERTO PASSO FEDAIA
ROCCA PIETORE Passo Fedaia riaperto, ma necessitano gomme da neve buone, e/o catene, già molti i mezzi in strada alle prese con il montaggio delle catene di intralcio al traffico.
RIVAMONTE PIANGE GIOVANNI GNECH
di Gianni Santomaso
E’ MANCATO IL PADRE DELLA CARTARIA
BELLUNO Addio a Mauro Kirsten, storico titolare della Cartaria Bellunese, aveva 63 anni e soffriva di un male incurabile. L’ultimo saluto è stato fissato per domani, alle 11, nella chiesa parrocchiale di Cavarzano. Mauro Kirsten lascia la compagna Daniela, i figli Stefania e Fabio con i rispettivi compagni Federico e Antonella, il fratello Glauco e i nipoti Michela e Luigi. La famiglia Kirsten ringrazia fin da ora l’intero personale di Casa Tua 2, che si è occupato con grandissima cura e professionalità di Mauro.
LO STRAZIANTE ULTIMO SALUTO ALLA STUDENTESSA
BELLUNO Fiori sotto casa, per ricordarla con amore e affetto. Domani alle 14.30 nella casa funeraria una breve cerimonia laica per l’addio alla studentessa del Catullo morta domenica mattina.
AGORDO “PESTATEMI COME CUCCHI”, FARA’ VOLONTARIATO
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
BELLUNO «Datemi botte come a Stefano Cucchi». William Wiesner sfidava carabinieri e polizia, brandendo un bicchiere, fuori da un locale notturno cittadino. Una serata di eccessi, chiusa con le manette ai polsi e degli sputi, in segno di disprezzo, nella sala d’aspetto del Comando dei carabinieri di viale Europa. I reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e deturpamento e imbrattamento di cose altrui gli sono costati otto mesi di lavori di pubblica utilità per il Comune di Agordo. Tutto è stato fatto per bene e i reati sono dichiarati estinti dal giudice Federico Montalto, con l’approvazione del pubblico ministero Sandra Rossi.Quella sera l’uomo aveva bevuto parecchio e, in evidente stato di ubriachezza, disturbava di continuo gli altri clienti del locale. Il suo atteggiamento aveva provocato l’intervento di polizia e carabinieri per un controllo di ordine pubblico. «Vi ammazzo, non ho paura. Datemi botte come a Stefano Cucchi».Gli operatori e un addetto alla sicurezza del locale notturno hanno cercato di farlo ragionare e sono stati investiti da una serie di male parole, minacciandone uno che gli avrebbe sputato addosso, se soltanto si fosse avvicinato. Wiesner era difeso dall’avvocato Valentina Mazzucco, che ha scelto la via della messa alla prova, cioè dei lavori di pubblica utilità, dopo un risarcimento danni.
SAFILO DI LONGARONE VERSO LA CHIUSURA, DIPENDENTI IN ASSEMBLEA
LONGARONE Safilo verso la chiusura e i lavoratori proclamano lo sciopero. Sono 472 i dipendenti rimasti nello stabilimento, quattro anni fa erano il doppio. L’azienda ha comunicato la decisione, annuncio inatteso visto che fino a ieri la prospettiva era quella di un ridimensionamento. Da questa mattina i lavoratori si riuniranno in assemblea. Per il sindaco Roberto Padrin è una situazione devastante. In un passaggio della nota del gruppo sui risultati 2022 si legge che «in relazione all’analisi strategica in corso, vista l’evoluzione del portafoglio prodotto, il contesto economico, le dinamiche competitive nell’industry e una persistente sovraccapacità produttiva, il Consiglio di amministrazione di Safilo, nel ribadire l’importanza dei siti produttivi di Santa Maria di Sala (Venezia) e Bergamo, del centro logistico di Padova, e delle capacità creative del Gruppo, ha dato mandato al management di esplorare delle soluzioni alternative per lo stabilimento di Longarone (Belluno), il cui contenuto si delineerà meglio nelle prossime settimane» (foto CorrieredelleAlpi)
NOMINATI I NUOVI MEMBRI DEL CDA ALL’ISTITUTO CARENZONI
FELTRE Sono stati nominati con decreto del sindaco Viviana Fusaro i due membri che andranno a comporre il nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituto “Carenzoni Monego” in rappresentanza del Comune di Feltre: si tratta di Nunzio Gorza e di Maurizio Da Col.La Diocesi di Belluno-Feltre, dal canto suo, ha individuato in Maria Teresa De Bortoli (già presidente del CdA uscente) la rappresentante di propria competenza.Nei prossimi giorni il nuovo Consiglio di Amministrazione si riunirà per l’elezione del presidente e l’individuazione delle priorità operative per il nuovo mandato. La Diocesi di Belluno-Feltre, dal canto suo, ha individuato in Maria Teresa De Bortoli (già presidente del CdA uscente) la rappresentante di propria competenza. Nei prossimi giorni il nuovo Consiglio di Amministrazione si riunirà per l’elezione del presidente e l’individuazione delle priorità operative per il nuovo mandato.
IL SINDACO DI FELTRE VIVIANA FUSARO
(Nella foto da sinistra: don Diego Bardin, Maurizio Da Col, Maria Teresa De Bortoli, Nunzio Gorza e il sindaco di Feltre Viviana Fusaro).
LA GIUNTA COMUNALE DI SAN TOMASO VUOLE FINIRE LE OPERE AGLI IMPIANTI SPORTIVI
di Gianni Santomaso
INSTALLATI I RILEVATORI DI VELOCITA’ A BELLUNO
BELLUNO Sono comparsi ieri a Belluno i nuovi rilevatori di velocità tra Mussoi e Chiesurazza, voluti dall’amministrazione comunale per spingere gli automobilisti a rallentare la velocità.
di Daniele Dalvit
ACCOGLIENZA UCRAINI. I NUCLEI FAMIGLIARI SARANNO RICOSTITUITI E VIVRANNO INSIEME
BELLUNO Avviati i lavori all’asilo Cairoli: la struttura sarà adattata, ospiterà i civili ucraini. Anche le ultime richieste di fermarsi sul territorio hanno trovato risposta positiva: l’amministrazione assicurerà l’ospitalità a 47 persone, vale a dire donne, ragazzi, bambini ospitati finora nell’ex caserma dei Vigili del fuoco di Mussoi e gli uomini accolti invece, in questi mesi, dai frati. Nelle ultime ore, infatti, è cresciuto il numero di persone decise a non lasciare la provincia e a restare all’interno del sistema di accoglienza del Comune capoluogo, per valutare un futuro nel Bellunese e cercare lavoro qui. “E’ una bella notizia per noi, ci speravamo – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin -, per questo ci siamo preparati a dare sistemazione ad un numero più alto di persone rispetto a quelle che già settimane fa ci avevano espresso il loro desiderio di non partire. Donne, uomini, ragazzi e bambini si sono trovati bene qui, hanno scoperto una comunità accogliente e ben disposta ad aiutarli tanto da voler pensare ad un futuro nel nostro territorio. Cercheranno impiego, qualcuno già l’ha trovato, i bambini e i giovani continueranno il percorso scolastico. Nel cercare una sistemazione abbiamo posto attenzione a riunire i nuclei: genitori e figli ora torneranno a vivere insieme, a ogni famiglia sarà affidato uno spazio proprio”. Operai e tecnici comunali sono al lavoro principalmente all’asilo Cairoli per adattare gli spazi nei servizi igienici, dove verranno montate delle docce e creata maggior privacy, come nelle aule che fungeranno da camere. In tutto, saranno ricavate undici stanze da letto, alle quali si aggiungeranno il refettorio, la cucina e altri spazi comuni. Saranno portate lavatrici in grado di dare servizio a tutti, i pasti continueranno ad essere portati da Sersa e la presenza di una cucina perfettamente allestita darà modo di potersi gestire, in parte, in autonomia. Sono 47 i civili ucraini a cui sarà assicurata l’ospitalità in città, perchè 17 hanno trovato soluzioni alternative in modo autonomo e 2 si sposteranno a Vicenza.
116 MILA EURO PER IL BOSCO DI ARABBA, PAGA IL MINISTERO
LIVINALLONGO
DI LORENZO SORATROI
AUMENTO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME. A LIMANA SI CONTINUA A LAVORARE SULL’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
LIMANA Crescono le difficoltà per i comuni per eseguire lavori anche sui propri stabili, a causa dell’aumento delle materie prime: l’ultimo caso a Limana, dove però si continua a lavorare per l’efficientamento energetico del municipio.
di Daniele Dalvit
LAMPIONI SPENTI A RIVAMONTE PER IL CARO ENERGIA
di Gianni Santomaso
L’ENTE NAZIONALE GUIDE CANYONING CHIEDE LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO ALL’ENTE PARCO DOLOMITI BELLUNESI DOPO LA DECISIONE DI VIETARE LA PRATICA
ROMA Nelle acque del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è stato imposto il divieto di praticare canyoning. Con l’introduzione del regolamento del parco è stato vietato agli amanti di questo sport di continuare a praticare la disciplina sulle acque interessate. Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi racchiude al suo interno alcuni tra i percorsi di torrentismo più importanti e belli d’Europa per bellezza, caratteristiche tecniche e l’unicità dell’ambiente. Alcune di queste forre possono essere annoverate tra i percorsi di torrentismo di interesse internazionale e rappresentano un fiore all’occhiello del nostro paese dal punto di vista naturalistico. Se da un lato un divieto assoluto è ingiustificato rispetto all’opportunità di godere di una ricchezza naturalistica di tale importanza, la possibilità di accedere liberamente, secondo le regole dettate da uno specifico disciplinare, potrebbe garantire lo sviluppo di progetti di “slow tourism” incentrati su modalità alternative di fruizione del territorio e, al tempo stesso, adeguate forme di tutela, monitoraggio e pulizia dell’area. La fondatezza della richiesta che ENGC ha presentato al Parco nazionale Dolomiti Bellunesi è supportata e validata da una importante nota del Ministero della Transizione Ecologica che, nei confronti dei parchi nazionali, esercita la funzione di indirizzo e vigilanza sul loro operato. “La nostra associazione professionale si è messa a disposizione del Parco per lavorare su un protocollo d’intesa e/o sulla costruzione di un disciplinare che permetta una fruizione turistica rispettosa delle esigenze di tutela. Allo stesso modo, l’associazione, attraverso i suoi soci presenti sul territorio bellunese, auspica a diventare parte attiva in progetti di monitoraggio, pulizia, sviluppo e conoscenza dell’ambiente canyon. Siamo certi che questo storico momento di apertura da parte del parco rappresenta un’importante opportunità di sviluppo per il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e per i portatori di interesse che a vario titolo possono contribuire alla crescita del territorio Bellunese” dice Roberto Locatelli, Presidente ENGC.
DI TIZIANO DE COL
LABORATORI ANALISI: IN ARRIVO NUOVI SISTEMI DIAGNOSTICI
BELLUNO I Laboratori analisi dell’Ulss Dolomiti saranno presto dotati di nuovi sistemi di diagnostica. In esito alla procedura di gara espletata in questi mesi, infatti, è stata aggiudicata la fornitura dei nuovi sistemi per 7 anni, per un valore complessivo di oltre 16 milioni di euro. Un investimento importante, che vedrà completamente rinnovata la diagnostica di laboratorio al servizio del cittadino. I nuovi sistemi, aggiudicati per lotti e individuati dopo un’attenta valutazione tecnica ed economica, consentono un significativo miglioramento delle soluzioni strumentali e tecnologiche, comprensive di automazione pre e post analitica e di trasporto dei campioni. Inoltre, le nuove condizioni economiche ottenute, sono migliorative rispetto all’attuale contratto. L’aggiornamento tecnologico, che si realizzerà in tutti i laboratori dell’Ulss, ha tra i suoi principali obiettivi quello di armonizzare le attività, al fine di attuare una logica di laboratorio geograficamente distribuito in più sedi ma funzionalmente integrato. Ciò consentirà la perfetta sovrapposizione degli esiti tra i diversi laboratori grazie all’introduzione di una uniformità tecnologica (stesse tipologie di strumenti, stessi reagenti, stessi metodi, stessi valori di riferimento in tutti i laboratori) e all’adozione di un sistema informatico unico che consenta l’integrazione dei processi pre-analitici, analitici e post-analitici sia tra le diverse aree diagnostiche che tra le diverse sedi operative. La nuova organizzazione, permettendo la visualizzazione da remoto dei preparati ematologici, consentirà la consulenza a distanza e il confronto tra laboratoristi operanti in sedi diverse, realizzando in tal modo la telemedicina in laboratorio. Oltre alla nuova strumentazione, presso il Laboratorio di Belluno è prevista la realizzazione di una nuova ampia area (Core-Lab) dove si concentrerà la maggior parte dell’attività analitica e dove la realizzazione dell’automazione di alcune fasi pre-analitiche, quali identificazione, centrifugazione, stappatura e trasporto dei campioni, consentiranno al personale di liberarsi di attività ripetitive e di poco valore per concentrarsi in compiti a maggior contenuto professionale. La nuova organizzazione nel Core-Lab consentirà inoltre di incrementare la sicurezza e la qualità nel luogo di lavoro, e di migliorare ulteriormente la tracciabilità dei campioni durante tutto il percorso di analisi.
OPEN DAY EMICRANIA: UN PUNTO INFORMATIVO ALL’OSPEDALE DI FELTRE
FELTRE Anche l’Ulss Dolomiti aderisce all’H-Open Day per la prevenzione e la cura dell’emicrania promosso quest’anno per la prima volta dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Martedì dalle 15 alle 17 all’Ospedale, presso il nuovo ingresso Padiglione Dalla Palma, sarà allestito un punto informativo con il medico neurologo, Gessica Canal, fornirà informazioni sulla prevenzione e cura dell’emicrania. L’iniziativa si colloca nell’ambito del network Bollini Rosa – riconoscimento per gli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano non solo l’universo femminile, ma anche quelle che interessano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
ALLEANZA VERDI A SINISTRA CONTRO LA PISTA DA BOB
CORTINA La senatrice Aurora Floridia -e colleghi – ha invitato il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti a riferire in Senato sulla pista da Bob Eugenio Monti, sia sulle risorse finanziarie necessarie al progetto di ristrutturazione, ma anche sul perché siano state ritenute non idonee le piste da bob già esistenti, come ad esempio quella di Innsbruck in Austria. “Attualmente – insiste la Senatrice – i costi previsti per la sola pista da bob si aggirano attorno alla cifra spaventosa di 93 milioni di euro; non proprio spiccioli in un periodo di austerity a causa del caro energia, considerando che si tratta di una disciplina olimpica praticata da un numero limitato di atleti”
LA COMETA…VICINA ALLA TERRA
AUDIO
REDAZIONE Una bella cometa luminosa sta mettendo in fibrillazione in questi giorni astronomi ed astrofili, ma anche i semplici curiosi allertati dai mezzi di comunicazione. L’ “astro chiomato” battezzato da molti media “la cometa dei Neanderthal”, perché forse transitata 50.000 anni fa ai tempi dell’uomo di Neanderthal, in realtà si chiama C/2022 E3 ZTF, un nome poco romantico ma più concreto, che nella sua formula riporta una serie di dati tra cui, per ultimo, il sistema automatizzato che l’ha individuata, ovvero il Zwicky Transient Facility, appunto ZTF. Dopo essere passata il 12 gennaio nel punto più vicino al Sole chiamato perielio, l’oggetto celeste sta ora avvicinandosi al nostro pianeta. Transiterà alla minima distanza dalla Terra, circa 42 milioni di chilometri, il primo febbraio. Saranno quindi gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio quelli di maggior interesse, con la ZTF che raggiungerá il suo massimo splendore. Non è facile stimare quale sarà la reale luminosità di una cometa e proprio per questo alcune previsioni indicano che sarà visibile in un piccolo binocolo, mentre per altre più ottimistiche sarà percepibile ad occhio nudo. Ed a occhio nudo si comincia a percepire, sia pure al limite, come posso testimoniare dalle mie ultime osservazioni. La raccomandazione per chi vuole osservarla è in ogni caso di scegliere un luogo buio, lontano dal dilagante inquinamento luminoso. Le ricerche potrebbero cominciare comodamente dopo cena, ma la Luna, con la sua intensa luce, disturberà parecchio nei prossimi giorni, tanto che converrà cercarla a ridosso dell’alba, attorno alle 6.00, indirizzando lo sguardo verso nord, tra le stelle della Giraffa e in seguito dell’Auriga. Un piccolo binocolo, come già ricordato, permetterà ottime osservazioni. Se poi si vedrà anche a occhio nudo lo spettacolo sarà ancora maggiore. Ricordo infine, per una maggior comprensione del fenomeno, che una cometa non ha niente a che fare con una stella ed infatti il termine “stella cometa” non è corretto. Stiamo invece parlando di un aggregato poco coeso di gas, ghiaccio e polveri tenuti insieme da una crosta rocciosa. Una montagna di qualche chilometro molto poco compatta che, avvicinandosi al Sole, si sgretola sotto la pressione della nostra stella. Il materiale che fuoriesce va a formare intorno al nucleo la chioma e in direzione opposta al Sole le code di gas e polveri. Tante meteore, le conosciutissime stelle cadenti, altro non sono che granelli di polvere dispersi dalle comete.
GLI SCATTI DI MARIO DE MARCO, VOLTAGO >
.. La cometa C/2022 E3 (ZTF) detta dei Neanderthal inizia ad essere visibile anche con piccoli teleobiettivi.. Questi scatti eseguiti nei
cieli di Voltago verso Larion
INCIAMPARE… PER NON DIMENTICARE
DI FRANCO PIACENTINI
Sul marciapiede d’entrata all’Università di Padova (Palazzo Bo con i suoi 800 anni di storia) ci sono sette pietre d’inciampo per non dimenticare gli oltre sei milioni di ebrei, barbaramente ammazzati dai nazisti con la complicità (anche) dei fascisti. Il ricordo indelebile nella giornata del 27 gennaio.
LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI FELTRE PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA
FELTRE Sono due gli appuntamenti che il Comune di Feltre promuove per oggi. Il primo incontro sarà dedicato alle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado e alle classi prime degli Istituti Scolastici di secondo grado. L’auditorium dell’Istituto Canossiano ospiterà lo spettacolo “Vivere ancora. Voci dal filo spinato”, un racconto a due voci che si rafforza con intensi momenti musicali dal vivo. L’Aula Magna del Colotti di Feltre ospiterà invece alle 20.30 l’appuntamento aperto alla cittadinanza, organizzato dal Comune in collaborazione con la sezione di Feltre dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e l’Istituto Storico per la Resistenza e l’Età contemporanea; qui sarà presentato il film-documentario “Gli ultimi mesi. Il lager di Bolzano”.
LE DEPORTAZIONI IN PROVINCIA DI BELLUNO
BELLUNO Come ogni anno lo Spi CGIL commemora la giornata per non dimenticare cos’è stato l’Olucausto. “Le Deportazioni in provincia di Belluno” il titolo dell’incontro in programma oggi alle 15:30 nella sala del Parco, ex Casa Rossa, a Ponte Nelle Alpi. Deportati, internati militari, lavoratori civili e coatti. Una riflessione sulla deportazione della provincia di Belluno nella relazione della professoressa Adriana Lotto ricercatrice e storica dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea. Interverranno inoltre il Sindaco di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini e Gabriele Ganz di Storia e Memoria dello Spi Cgil Belluno.
IL RITORNO DEL LUPO IN PROVINCIA, A FALCADE PARLANO GLI ESPERTI
LA DIRETTA RADIO PIU’
A CANALE IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
Si parlerà del lupo anche a Canale D’Agordo domani alle 20.30, in sala Ex Emigranti di Via Lotta è in programma un incontro dal titolo “Con il lupo si può convivere”. Relatore: Cristiano Fant
Indagine sociolinguistica sulle lingue minoritarie del Veneto
La Regione Veneto ha avviato un’importante inchiesta sociolinguistica sullo stato di salute delle minoranze linguistiche del proprio territorio (ladini, cimbri e friulani). Michela dell’Osbel ed Eleonora Troi ci spiegano perché partecipare e diffondere è essenziale.
LINK, CLICCA QUI
MICHELA DELL’OSBEL
ELEONORA TROI
DILLO A RADIO PIU’…I PARCHEGGI VALCOZZENA, LA STORIA NON CAMBIA
REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo l’ennesima foto da località Valcozzena dove, nonostante la segnalazione di ieri, si continua a parcheggiare dove capita.
Cara Radio Più anche oggi tornando a casa ho trovato questa auto parcheggiata sulla strada che porta alla frazione di Valcozzena. Ma oggi addirittura in contro mano. E pensare che in questa strada non ci sono accessi ai parcheggi e quindi si suppone che ci sia la volontà di parcheggiare proprio così e qui. Di nuovo complimenti!
DAL CONVEGNO DI QUINTO, AI MICROFONI DI RADIOPIU
SPI CGIL, CON MARIA RITA GENTILIN
DI MIRKO MEZZACASA
LA PARTITA DEL SORRISO
BELLUNO Domani alle 17.30 al Palasport De Mas partita di calcio a 5 tra amministratori comunali e forze dell’ordine. Ingresso ad offerta libera, devoluto al Comitato d’Intesa per il progetto Stacco.
POEMA RITROVATO, POETA SCONOSCIUTO
BELLUNO Martedì, alle 18, alla Libreria Tarantola di Belluno, verrà presentato il libro “Das Magische Auge”, un poema del 1927 scritto dal misterioso e sconosciuto Claudio Giuseppe De Donà, testo ritrovato nel 2019 in una soffitta a Belluno. Nella serata interverranno l’autore del fortuito ritrovamento, il poliedrico artista bellunese Gianni Carlin, che ha trascritto e pubblicato il manoscritto, e lo storico Jacopo De Pasquale, al quale si deve una contestualizzazione storica sulla città di Belluno tra le due guerre mondiali in apertura del volume.
LE IMMAGINI RACCONTANO LA STORIA.
FELTRE La Polisportiva Feltrese, dopo la rassegna dedicata a “L’utilizzo del Piave a scopo idroelettrico 1902 – 1962”, ora al Fondaco Delle Biade espone le immagini. La mostra rimarrà aperta fino al 5 febbraio 2023 anche il sabato e la domenica
TORNA LA GARA DI SLITTINO A COLMEAN
CANALE D’AGORDO Domenica 29 gennaio lungo la pista di Colmean di Canale d’Agordo ritorna la gara di slittino aperta a tutti per bambini e adulti con il gruppo Crodaioli dell’Auta. Categorie maschili e femminili (per età), ma anche accompagnati maschili e femminili, per i più piccoli anche due per slitta. Iscrizioni al Bar Colmean il giorno della gara al traguardo fino alle 13.30. Premi per tutti. Informazioni allo 0437 592078.
FOTO D’ARCHIVIO
L’UNIVERSITA’ DEGLI ANZIANI DI AGORDO TORNA CON UN RICCO PROGRAMMA
AGORDO L’università degli anziani di Agordo è pronta per tornare con le lezioni in presenza. È stato stilato il calendario degli eventi in programma dal 7 febbraio al 2 maggio. Ogni martedì gli incontri si svolgeranno in sala Don Tamis dalle 15 alle 17.
IL PROGRAMMA (2 PAGINE)
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IL SECONDO APPUNTAMENTO DI DIALOGHI POP A BELLUNO
BELLUNO Dopo l’incontro del 13 gennaio scorso, la Biblioteca civica di Belluno è pronta per il secondo appuntamento del gruppo di discussione, condotto da Rachele Corcione, 23 anni, volontaria del servizio civile, e Eric Dal Piva, 23 anni, volontario, rivolto ai giovani dai 15 ai 35 anni, per dare loro l’opportunità di esprimere la propria opinione su un contenuto e esercitandosi ad argomentarla. L’incontro di oggi sarà dedicato al tema “Il domani che verrà: utopie e distopie del futuro” e si terrà presso la sede provvisoria della Biblioteca Civica di Belluno, a palazzo Bembo, dalle 16.00 alle 17.00.
UN SEMINARIO SU SOSTENIBILITA’ E BENESSERE AZIENDALE
FONZASO Lunedì mattina le imprese del territorio sono inviate a Dolomiti per parlare di sostenibilità e benessere aziendale. A partire dalle 9.00 sarà possibile confrontarsi tra imprese e docenti su due temi importanti: le B Corp e il benessere aziendale. Le aziende del territorio bellunesi sono in un continuo dinamismo e attenzione al mondo dell’innovazione dentro la propria attività. Per questo Dolomiti hub, in cordata con Reviviscar, il Fondo Sociale e di Coesione, la Regione Veneto e il Piano Sviluppo e Coesione – Veneto, propone due relatori, due esperienze provenienti dal padovano e dal trentino per dialogare con il territorio. L’evento sarà moderato dall’amministratore di Dolomiti Hub e imprenditore Walter Moretto.
AVVICINAMENTO ALL’HOCKEY A LA VALLE
LA VALLE Alleghe Hockey e Unione Sportiva Ghiaccio La Valle invitano tutti i bambini dai 4 anni in su allo stadio del ghiaccio in località Conaggia a La Valle per una serata di avvicinamento all’hockey. L’appuntamento è per oggi alle 18:30. Attività e noleggio pattini gratuiti. Info 388 1866668
JAZZERSICE IN AGORDINO A CENCENIGHE E CANALE
CENCENIGHE Jazzercise-Dance Mix Nell’Agordino alla palestra delle Scuole Medie Di Cencenighe ogni martedì e giovedì dalle 19 alle 20, in sala ex emigranti di Canale d’Agordo il mercoledì dalle 19.30 alle 20.30 e il venerdì dalle 18.45 alle 19.45
AGORDINO IN FERMENTO…AGORDINO IN MOVIMENTO
4 FEBBRAIO 2023: LA CASPARETHA… IL CASPERITIVO. SPORT E FESTA.
di Gianni Santomaso
ALLA RADIO, L’INTERVISTA A MIRCO E EMIL TANCON
AGORDINO IN FERMENTO…AGORDINO IN MOVIMENTO
A CARNEVALE… EL CARNEVAL DE LE VAI…DA SELVA DI CADORE A CANALE D’AGORDO, DA RIVAMONTE A LASTE E SOTTOGUDA. TRADIZIONE, CULTUR E SPETTACOLO
“DOLOMITIBUS SPA” MODERNA AZIENDA BELLUNESE AL SERVIZIO DEI CITTADINI DAL 30 SETTEMBRE 1982
di Renato Bona
Dopo vari servizi sulle diverse realtà dell’importante settore, concludiamo oggi la “rilettura” dell’ottimo libro che Dolomitibus ha realizzato nel luglio 2000 con i valenti Renato Fiabane e Lionello Fiori (preziosa la collaborazione, fra gli altri, di Gianni De Vecchi) “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno”, soffermandoci sul capitolo intitolato”DolomitiBus spa. Una moderna azienda al servizio dei cittadini”. Gli autori ricordano che fin dal termine dell’Ottocento e più precisamente dal 18986, anno in cui arrivò la ferrovia nella provincia di Belluno portando un nuovo impulso all’economia locale, esisteva un servizio per trasporto passeggeri e merci effettuato per lo più con traino a cavalli”. Ancora: “Alla fine della prima guerra mondiale (1915-18), la provincia di Belluno venne interessata da un insieme di iniziative a carattere imprenditoriale, miranti a costruire quel tessuto industriale che non era presente, ma che si rendeva necessario proporre a fianco di una economia prevalentemente agricola, non più sufficiente a soddisfare le nuove esigenze della collettività”. Segue l’esposizione di iniziative di “alcune preveggenti e attive famiglie di imprenditori per una nuova configurazione di trasporto pubblico, collocata in zone ben precise: nell’Agordino e nella fascia pedemontana fino a Feltre, compresa l’area tra Belluno e Sedico operava la famiglia Buzzatti che dopo la Grande Guerra passò dalle vetture trainate a cavalli alle prime vetture dotate di motore: Fiat 18P-18Bl. E’ del 1914 la prima iscrizione della Buzzatti alla Camera di commercio bellunese, Quanto alla zona della Sinistra Piave, se ne occupava la ditta di Pietro Zasio (che si iscrisse all’ente camerale nel 1929. Conca dell’Alpago: servizio curato dalla famiglia Da Rolt che garantiva anche i collegamenti con Belluno e Venezia, mentre la famiglia Conz garantiva quello da Feltre a Seren del Grappa; a Ponte nelle Alpi operava la Andreella ed il territorio della Val Zoldana era seguito dai fratelli Alfonso e Primo Molin Pradel fino al disastro del Vajont (9 ottobre 1963) e poi dalla Fap con sede a San Donò di Piave, poi divenuta Atvo spa. Fiabane-Fiori puntualizzano quindi: “Altre parti della nostra provincia erano interessate da società provenienti da province limitrofe come ad esempio la zona del Cadore e la zona del Feltrino occidentale, che venivano servite dalla ditta Sad di Bolzano”. Avanti nel tempo e sul finire degli anni ‘70 si manifestarono i primi sintomi di crisi del settore dato che gli introiti derivanti dai passeggeri ed i contributi statali prima e regionali poi non bastavano a coprire i costi. L’ente Provincia avviò dunque il graduale processo di acquisizione delle società di trasporto disposto con legge regionale ed il Comune di Belluno, era il 1979, costituì la Società autoservizio urbano di Belluno, Saub, per gestire il proprio servizio urbano, con acquisizione del parco autobus e le linee gestite dalle società Buzzatti Giovanni e F.lli spa, e Saab, Società autoservizi Alpago-Belluno dei fratelli Da Rolt. trasformandosi quindi nel 1982 nella Belluno bus spa. Mentre DolomitiBus spa “è nata con l’acquisizione della Buzzatti Giovanni e F.lli spa, con atto del 30 settembre 1982 data dalla quale gli uffici furono spostati nella nuova sede di Belluno presso il palazzo della Provincia; ulteriori acquisizioni per pervenire a questa situazione quanto alla proprietà che il 15 aprile 1999, con un aumento di capitale, vedeva attribuito l’83,47 per cento all’Ente Provincia, ed il rimanente 16,53 per cento al Comune di Belluno.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno” di Renato Fiabane e Lionello Fiori): la copertina del volume; la sede centrale della DolomitiBus nella bellunese via Col da Ren; l’autovettura Spa del “Garage Marconi” di Mestre in servizio postale e viaggiatori sulla linea Belluno-San Vito di Cadore davanti alla vecchia stazione ferroviaria bellunese nell’anno 1911; anno 2000: pullman a due piani Ayats Bravo 1 della Dolomitibus; anno 1999: pullman Setra S 315 con pianale ribassato e pedana per disabili della DolomitiBus davanti a Villa Montalban di Safforze; pullman Granturismo Mercedes 0 404 “fiore all’occhiello” dell’azienda bellunese, è l’anno 1996; siamo nel 1995: pullman Iveco 380 Euroclasss in servizio su varie linee della provincia di Belluno; 1977: autobus urbano Fiat 418 in servizio sulla linea numero 4: Tisoi-Belluno-Borgo Pra; siamo nell’anno 1997: autobus urbano Iveco 491Cityclass in servizio sulla Bes-Safforze.
IN ROTAZIONE ALLA RADIO I RAGAZZI DELLA SECONDA MEDIA DI SEDICO
REDAZIONE Applausi, per i ragazzi e le ragazze delle seconde della scuola media di Sedico, sabato 28 e domenica 29 saranno impegnati nella vendita delle arance della salute a favore dell’Airc, l’associazione per la ricerca sul cancro. Gli studenti hanno autoprodotto gli spot che ascolteremo alla radio attendendo l’appuntamento di Sedico.
IL MESSAGGIO DEGLI ALUNNI
«Lo facciamo perché ci siamo presi una responsabilità». Lo dicono gli alunni delle seconde della scuola media di Sedico che parteciperanno alla campagna “Le arance della salute” in collaborazione con la fondazione Airc-Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Sabato 28 gennaio dalle 14:30 alle 18:30 al Kanguro di Sedico e domenica 29 gennaio dalle 9 alle 13 in piazza a Sedico davanti alla chiesa gli alunni delle seconde saranno impegnati nella raccolta fondi per la ricerca contro il cancro. «Secondo i dati che abbiamo raccolto dal sito dell’Airc – dicono i ragazzi delle classi seconde della Ugo Foscolo di Sedico – ogni anno vengono diagnosticati circa 377.000 casi di tumore di cui 195.000 fra gli uomini e 182.000 fra le donne. Nel corso della vita circa un uomo su due e una donna su tre si ammalerà di tumore. Grazie alla ricerca, però, i dati migliorano e mostrano che il 65% delle donne e il 59,4% degli uomini è ancora vivo a cinque anni dalla diagnosi». Per questo gli alunni delle seconde della scuola media di Sedico hanno deciso di aiutare la ricerca sul cancro, vendendo le arance dell’Airc. «Le arance della salute, coltivate dai contadini e trasportate dai corrieri, costeranno un po’ di più di quelle normali – sottolineano i ragazzi – perché una parte dei soldi servirà a finanziare circa 5 mila ricercatori che ogni giorno lavorano per combattere il cancro». La battaglia contro questa malattia può essere combattuta anche attraverso la prevenzione. «Le arance – dicono i ragazzi – sono state scelte perché sono un cibo salutare e sappiamo che seguire una dieta sana e svolgere attività fisica può aiutare a prevenire un tumore su tre». Oltre che un’esperienza di solidarietà, per i ragazzi è anche un’occasione per imparare a rispettare gli impegni presi. «Noi volontari – concludono gli alunni – ci siamo messi a disposizione dell’Airc per fare nuove esperienze, per passare del tempo assieme, per imparare a collaborare e per aiutare la ricerca sul cancro. Ci teniamo a fare del bene: vivere con la consapevolezza di aver aiutato qualcuno è bellissimo. Il giorno che i nostri insegnanti ci hanno proposto di contribuire a questo progetto abbiamo accettato, ci siamo assunti una responsabilità, abbiamo fatto una promessa a noi stessi, una promessa che dobbiamo mantenere. Noi ci responsabilizziamo e voi vi responsabilizzate con un semplice “Sì”. Aiutateci ad aiutare».
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA
1990 – IL BELLO DELLA DIRETTA, puntata01 “ODIO ANCORA LA RADIO”.
Un articolo al mese che racconta gli episodi più divertenti, importanti, ricorda fatti e persone che hanno fatto la storia di Radio Più.
Il 25 giugno saranno 40 anni di informazione, musica, storia. In quattro decenni di storie ne abbiamo raccontate tante, e in attesa del taglio della torta abbiamo pensato “Perché non ricordarle come abbiamo fatto 10 anni fa con “Odio La Radio”. Ma abbiamo anche pensato… “E se ne raccontassimo qualcuna anche degli ultimi 10 anni? Ogni 25 del mese un nuovo articolo, vi aspettiamo!
PRIMA PUNTATA, DAL LIBRO “ODIO LA RADIO”, 2013 di Mirko Mezzacasa
Indimenticabile quel notiziario, quell’incredibile errore dovuto a diverse situazioni. In studio ero solo, come sempre. Ma il notiziario a Radio Più, alle 12.30 o alle 12.45 a seconda dei blocchi pubblicitari è pur sempre andato in onda. Come? Questo ha dell’incredibile. Era il periodo caldo, la sera in giro per il nord Italia a seguire l’Alleghe Hockey, di giorno chiuso in uno studio di produzione. Ma il notiziario alle 12.30 era un rito importante, guai non esserci, guai se non era e, se non è interessante. Si chiama colonna della radio, lo sapevo nel 1983, lo riconosco oggi. Quel notiziario, il GR principale delle 12.30 (non ha mai cambiato nome in 22 anni) era di difficile realizzazione, solo in studio con due linee telefoniche aperte. “Attenzione la metto in diretta, mi raccomando ascolti bene il servizio che precede la sua intervista. Poi una volta al termine sarà mia premura introdurla per la messa in onda. Lei stia li’, fermo, aspetti il mio segnale e non respiri perché avrò tutti i microfoni ambientali aperti”. Secondo me era chiaro, il fuori onda era stato preciso almeno per me, ma non per il commendator Bruno Zanetti, al tempo presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Alpini, un gran Presidete e uomo che ha combattuto fino all’ultimo giorno per i suoi alpini, strenuo difensore della Caserma degli Alpini di Agordo, e quando in tempi non sospetti anticipo’ la possibile chiusura. Ma quella votla… non mi aveva seguito nel notiziario. Colpa mia, non avevo considerato che alle 12.30 era ritornato a casa da pochi minuti, prima del pranzo, dopo il giro di aperitivi e l’aperitivo con Zanetti era sempre un gran momento. Il servizio precedente verteva sulla statale del San Pellegrino. In particolare l’allora Anas aveva sostituito i gardrail metallici con palizzate in legno, ancor oggi visibili. Il mio servizio era secco, polemico senza respiro. Il concetto: “Come si fa a sostituire una barriera sicura con dei pezzi di legno? Si è pensato ai pullman, ai mezzi pesanti, ai camper, alle auto che potrebbero abbattere quella barriera e rotolare per mezzo Passo ove tra l’altro la pendenza si attesta attorno al 18 per cento?” La boutade per me era chiara. Per il commendator Zanetti no. Finisce il servizio, stacco la prima linea telefonica, ospite Enzo Salton sindaco di Canale d’Agordo e responsabile del tratto stradale “incriminato”. Stacco la linea e su quella rimasta accesa mi propongo a Bruno Zanetti, che nel frattempo aveva ascoltato il servizio sul San Pellegrino. “Commendator Zanetti, parliamo degli alpini agordini, ex penne nere quindi in congedo, partiti per il Piemonte per prestare soccorso alle persone coinvolte nell’alluvione. Quale il suo pensiero?”. Domanda chiara, liquidabile in poche parole, non più di 2 minuti. Il taglio giornalistico era perfetto, la domanda chiara, la risposta alluncinante. La ripropongo, la ricordo come fosse ieri. “Quasi non ci credo – tuonò Zanetti dall’alto della sua presidenza – come si permettono i miei uomini di andare in Piemonte e sostiture i gardrail metallici con quelli in legno? E’ una vergogna non possiamo mettere a repentaglio la vita altrui. Siamo li’ per aiutare non per fare danni. Mezzacasa non si preoccupi appena torneranno sarà mia cura farli ripartire con un camion colmo di gard rail metallici, rifaranno il lavoro, riporteranno la situazione come prima”. Rimasi totalmente interdetto. Non sapevo come riprendere. “Presidente, certo. Questo con riferimento a Falcade e al lavoro dell’Anas che nulla ha di che condividere con i suoi alpini. Le ripongo la domanda, cosa fanno i suoi uomini nel Piemonte alluvionato?” Sconcertante la ripresa, peggio di prima. “Mezzacasa – tuonò di nuovo Zanetti – le ho detto che sarà mia cura riportare la situazione nella normalità, con o senza la presenza degli uomini dell’Anas”. Non me la sono sentita di continuare, ho chiuso la parte di attualità del notiziario per buttarmi a capofitto nello sport. Per molti giorni ho sentito i commenti su quel notiziario. Io, ad esempio, avevo la registrazione in musicassetta, tutto si registrava in musicassetta in quegli anni. Me la sono tenuta in macchina per qualche anno. Nei momenti tristi mi divertivo tra il play ed il rewind ad ascoltare lo Zanetti show. Ed era un notiziario.
LA RACCOLTA COMPLETA
IN VIVO VERSO
C’E’ UN POSTO di JESSICA CREMONESI
AUDIO
C’è un posto dove il ghiaccio e il mare si fondono.
Dove piume di cigni e becchi di cupidi d’amore sopravvivono.
Dove le nubi modellate ad acquerelli fanno invidia ai pittori.
C’é un posto dove la neve si impietrisce di cuori”
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA – PUNTATA 234 – LISA DE LUCA, TERZA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
AGGIORNAMENTO VENETO STRADE, AGGIORNAMENTO CONTINUO H 24
RICORDI
A MAGDA E FULVIO, ANCHE 14 ANNI DOPO: GRAZIE
DI WILLIAM DA ROIT
14 anni fa Fulvio Scola e Magda Genuin entravano nella storia dello sci di fondo riuscendo a vincere lo stesso giorno il Campionato Italiano sprint a Madonna di Campiglio. Fu una giornata meravigliosa per Falcade, per tutto l’Agordino e per l’intera provincia di Belluno!
SNOWBOARD
LUCIA DALMASSO SECONDA NELLA TAPPA CANADESE DELLA COPPA DEL MONDO DI SNOWBOARD
REDAZIONE Dopo il quarto posto a Cortina di metà dicembre, Lucia Dalmasso conquista il primo podio stagionale in Coppa Del Mondo di Snowboard e lo fa nel gigante parallelo andato in scena a Blue Mountain in Canada, Per la falcadina il miglior risultato di sempre sulle nevi nord americane. Qualificatasi all’ottava posizione, la ragazza delle Fiamme Gialle ha raggiunto la fase finale della gara con delle splendide prestazioni. In semifinale ha battuto l’austriaca Claudia Rieger e nella finalissima non è riuscita a battere la svizzera Ladina Jenny anche a causa di un errore che l’ha fatta cadere. Resta comunque l’ottimo risultato ottenuto, un secondo posto che però lascia l’amaro in bocca all’agordina che si sarebbe giocata la vittoria. Oggi di nuovo in pista per la seconda tappa canadese.
SCI ALPINO
TUTTO PRONTO A CORTINA PER I SUPER G MASCHILI SULL’OLYMPIA
CORTINA
di Roberto Bona
(foto: Giuseppe Di Mauro)