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SAN TOMASO AGORDINO nelle località ROI E PIANEZZE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e non può essere usata per scopi alimentari nemmeno mediante bollitura. Viene effettuato da settimane un servizio sostitutivo con autobotte.
BLACK OUT A VALLADA: MARTEDI 4 ORE SENZA CORRENTE
VALLADA Enel comunica che martedi 1 settembre dalle 9 alle 13 sarà interrotta l’erogazione di energia elettrica per effettuare lavori sugli impianti. La corrente mancherà in frazione Sacchet ed Andrich.
Purtroppo a questa linea elettrica è “agganciata” anche la postazione radio-televisiva di Monte Celentone, significa che martedi mattina radio e televisioni non riceveranno i segnali dei programmi per la ripetizione verso: Canale d’Agordo, Caviola, Falcade. E’ interessata anche l’emittente RADIO PIU’, infatti non essendo la postazione prevista di gruppi elettrogeni e non avendo l’Enel previsto soluzioni alternative la radio sarà spenta per 4 ore.
Fortunatamente potrà scattare il piano B, lo streaming, quindi il segnale radiofonico sarà disponibile su cellulari e computer direttamente dal sito internet www.radiopiu.net o ancora meglio tramite la nuova app per IOS e ANDROID disponibile tanto sul sito che negli app store.
Radio Più si scusa per il disagio come facilmente intuibile indipendente dalla volontà dell’azienda.
IL MALTEMPO CREA DANNI NEL BELLUNESE
RADIO PIÙ Il maltempo delle ultime ore ha fatto danni, specialmente a Ponte Nelle Alpi dove una tromba d’aria ha scoperchiato il Pala Mares. A Sois e Salce la grandine si è fatta sentire e come con dei chicchi di grosse dimensioni. Frana di Cancia in movimento. Si sono riempiti i vasconi in alto. Messaggio del sindaco di Borca di Cadore agli abitanti anche del Villaggio Eni che li invita a non uscire di casa. A Belluno il fiume Ardo si è ingrossato notevolmente dopo le precipitazioni insistenti delle ultime ore. A Feltre vento e grandine sono stati decisamente meno violenti. Pioggia molto intensa a tratti insistente con quantitativi molto abbondanti. Gli operai del comune sono sul territorio per monitorare la situazione che al momento è sotto controllo. Alcune criticità dovute all’acqua (pericolo esondazione piccoli rii e qualche pianta e rami in strada) segnalate nelle frazioni di Pren, Arson e a Villabruna (con la nota situazione). Qualche disagio anche in centro storico dove nel pomeriggio si è formato un piccolo rio in discesa lungo via Mezzaterra per la pioggia intensa. Comunque al momento situazione sostanzialmente sotto controllo.
DALLA PAGINA FACEBOOK DEL SINDACO DI PONTE NELLE ALPI PAOLO VENDRAMINI
Alle 16.45 di oggi una tromba d’aria ha colpito le frazioni di Nuova Erto e Polpet in comune di Ponte nelle Alpi. Ci sono danni ingenti al PalaMares e in alcune abitazioni. Ringrazio per il pronto intervento i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile, la provincia, gli uffici comunali. Per segnalazioni ed emergenze chiamare il numero 3281003611
LA BRIGLIA SUL RUDAN A PEAIO
FRANATA PARTE DELLA STRADA CHE PORTA AL RIFUGIO CARESTIATO
AGORDO La strada per il Rifugio Carestiato é stata seriamente danneggiata. A comunicarlo Anna Magro, Presidente del CAI di Agordo, che con una serie di foto documenta la situazione della strada per il rifugio gestito da Diego Favero. “Gli eventi atmosferici di oggi hanno fatto per l’ennesima volta franare e questa volta in modo importante, la strada di accesso poco sotto al rifugio Carestiato” le parole di Anna Magro
IL VIDEO
METEO. FINO A STASERA ALLERTA METEO IN TUTTO IL VENETO PER POSSIBILI TEMPORALI INTENSI
VENEZIA In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, il Centro Funzionale Decentrato della Regione ha emesso un avviso di criticità idraulica e idrogeologica, riferita allo scenario per temporali forti, decretando, sino alle ore 20:00 di oggi: lo stato di preallarme (allerta arancione), da riconfigurare, a livello locale, in fase di allarme a seconda dell’intensità dei fenomeni, per criticità idrogeologica sui bacini idrografici Alto Piave, Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Adige-Garda e Monti Lessini; lo stato di attenzione (allerta gialla), da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme a seconda dell’intensità dei fenomeni, per criticità idrogeologica nei bacini Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Basso Brenta-Bacchiglione, Basso Piave-Sile-Bacino scolante in laguna, Livenza-Lemene-Tagliamento. lo stato di attenzione (allerta gialla), da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme a seconda dell’intensità dei fenomeni, per criticità idraulica sulla rete principale di tutti i bacini veneti (escluso quello del Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige); Queste le previsioni: fino al pomeriggio di domenica 30/08 precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, più persistenti sulle zone montane e pedemontane, dove i quantitativi potranno risultare anche abbondanti; sono possibili fenomeni intensi (forti rovesci, raffiche di vento, grandinate).
S’INFORTUNA AD UNA GAMBA, IL SOCCORSO ALPINO LO PORTA IN OSPEDALE
CORTINA Ieri mattina alle 8.20 il gestore del Rifugio Croda da Lago ha chiesto l’intervento del Soccorso alpino di Cortina, per un giovane escursionista che si era infortunato a una gamba. Raggiunto in fuoristrada da una squadra, il diciottenne di Padova è stato accompagnato al Codivilla.
ESERCITAZIONE CONGIUNTA SOCCORSO ALPINO E SAGF SULLE TRE CIME DI LAVAREDO
CORTINA Per migliorare il coordinamento tra i due enti chiamati a operare assieme nelle emergenze in montagna, sabato prossimo, 5 settembre, sulle Tre Cime di Lavaredo si svolgerà l’annuale addestramento congiunto tra il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo e Cortina e il Soccorso alpino e speleologico Veneto, Stazione di Auronzo. Per lo svolgimento delle operazioni, le squadre si avvarranno dell’elicottero AB 412 della Sezione aerea della Guardia di finanza di Bolzano, che trasporterà i soccorritori sulla Piramide della Cima Grande di Lavaredo. Sarà simulato un intervento di soccorso con calata della barella in parete, successivo trasporto con sistema lecchese e sperimentazione del sistema di localizzazione di utenza telefonica. Dopo la prima parte di allestimento e briefing, l’arrivo di autorità e giornalisti al Rifugio Auronzo è previsto per le 10. Di seguito verranno trasportati a bordo dell’elicottero per una ricognizione nell’area della calata e successivo sbarco ai Piani di Lavaredo, punto di osservazione delle manovre. Verso le 11.40 è previsto il rientro al Rifugio Auronzo. L’esercitazione si svolgerà anche in condizioni di maltempo, con squadre a terra in caso di pioggia.
LE FOTO DELL’ESERCITAZIONE DELLO SCORSO ANNO
LIVINALLONGO CANTIERE APERTO
LIVINALLONGO Continuano i lavori nel comune di Livinallongo del Col Di Lana. “Lavori tutt’ora in corso che metteranno in totale sicurezza, anche dalle valanghe, 6 frazioni e oltre 200 persone residenti. Rimangono ancora alcuni abitati e 7 km di viabilitá da proteggere e stiamo chiudendo proprio in questi giorni la quantificazione definitiva delle opere necessarie e quindi anche dei relativi importi” dice il sindaco Leandro Grones
FAMIGLIA KOSSOVARA POSITIVA A BELLUNO, INIZIATI I TEST DI LABORATORIO PER I TAMPONI DI CORTINA
BELLUNO Le ultime ore di attività hanno fatto emergere 4 nuove positività COVID appartenenti ad un’unica famiglia di nazionalità kossovara recatasi nel paese di origine per le vacanze e ora rientrata. Tutti i soggetti erano già isolati per disposizione contumaciale. Si configura, quindi, un classico focolaio familiare di importazione. Il drive-in di Feltre ha eseguito ieri 67 tamponi di cui 26 per rientri da Croazia, 24 per rientri dalla Sardegna, 3 per rientri da Francia – Occitania e 4 da altri Paesi esteri. Sono in corso le analisi laboratoristiche sui 285 tamponi eseguiti venerdi dalle 14.30 alle 19.00 al doppio drive in di Cortina dedicato ai partecipanti al Summer Party del 20 agosto scorso.
DATI E GRAFICI DI TIZIANO DE COL
NEGATIVI TUTTI I TAMPONI ESEGUITI IERI A CORTINA
CORTINA L’unità operativa di Microbiologia del San Martino di Belluno ha concluso l’esecuzione dei test molecolari per la ricerca del SARS-CoV-2 su tutti i tamponi eseguiti ieri pomeriggio a Cortina.
Tutti i test sono risultati negativi.
In ottemperanza alle procedure interne di qualità, una decina di tamponi sono stati sottoposti a controllo, con un secondo passaggio laboratoristico che si concluderà durante la notte. Fin da stasera saranno attivati gli invii dei risultati tramite SMS. Gli invii si concluderanno questa mattina.
INAUGURATO IL BALCONE PANORAMICO DEL NEVEGAL SULLE DOLOMITI UNESCO
BELLUNO «Viviamo in un territorio splendido. Abbiamo il dovere di preservarlo, e questo è possibile solo con le persone che abitano e vivono le nostre montagne. Ma abbiamo il dovere anche di condividere “la grande bellezza” con chi viene da fuori». Sono le parole con cui il presidente della Provincia di Belluno ha inaugurato questa mattina in Faverghera (Belluno) il balcone panoramico del Nevegal, affacciato sulle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del secondo balcone dopo quello del Monte Rite (il terzo, sul Monte Agudo, Auronzo, sarà inaugurato nei prossimi mesi), un’iniziativa del piano “Esposizione Universale Expo 2015. Implementazione della prima parte del progetto ‘Siti Unesco, Dolomiti Unesco, Laguna di Venezia, Parchi Regionali’. Programmazione delle azioni a regia regionale relative alla valorizzazione del sito Dolomiti Unesco” (Dgr n. 2759 del 29 dicembre 2014), che prevede iniziative per la valorizzazione e la promozione dei principali siti naturalistici regionali di particolare attrattiva, ponendo l’accento sulle Dolomiti Unesco. Al taglio del nastro erano presenti, oltre all’amministrazione provinciale, il presidente e il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, il questore di Belluno, il sindaco del capoluogo, il presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il presidente del Fondo Comuni di confine e il Cai Veneto. «Con l’inaugurazione di oggi concretizziamo un lavoro che è partito da lontano, dal riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità, fortemente voluto dall’amministrazione provinciale di Sergio Reolon – ha ricordato il presidente della Provincia -. I balconi panoramici hanno l’obiettivo di valorizzare alcuni dei luoghi più significativi del nostro territorio. Questo del Nevegal offre una visuale favolosa sulla Valbelluna e su alcune vette delle Dolomiti. È il coronamento di un bellissimo lavoro per cui ringrazio tutti coloro che hanno contribuito. Diamo il via a un elemento che ci consentirà di promuovere la nostra montagna. Quest’estate abbiamo visto le enormi potenzialità delle Dolomiti, un ambiente da preservare, ma anche da condividere. La gestione oculata dei flussi turistici deve essere uno dei motivi che spingono le nostre genti a rimanere a vivere e lavorare in provincia di Belluno, in questa “grande bellezza” che ci circonda». Dello stesso avviso anche il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, che ha sottolineato l’importanza di diffondere cultura alpina e dolomitica. «Tutti siamo parte di questo territorio e dobbiamo promuoverne la cultura, anche e soprattutto a chi viene a visitare questi luoghi – ha detto al taglio del nastro -. I balconi panoramici sono uno dei mezzi con cui promuovere questa cultura. Le Dolomiti sono tali perché ci sono persone che presidiano il territorio, lo vivono e ci lavorano. Quest’estate abbiamo visto afflussi grandissimi di turisti: dobbiamo garantire l’accoglienza e un’offerta turistica che vada nella stessa direzione, migliorando in alcuni aspetti che ci consentano di avere una montagna sostenibile». Soddisfatto e orgoglioso il sindaco di Belluno: «Siamo l’unico Comune capoluogo ad avere all’interno del territorio comunale un sito delle Dolomiti Unesco e adesso anche un balcone panoramico sul Patrimonio dell’Umanità. Il Nevegal è un colle stupendo ed è tale per l’ambiente naturale che lo circonda; per questo dobbiamo ragionare in chiave di attenzione ambientale e paesaggistica».
IL BALCONE
Il balcone panoramico del Nevegal – Faverghera, è costituito da un semicerchio metallico. Il visitatore può osservare il panorama, e contemporaneamente leggere i nomi delle creste tutt’attorno, riproposti in bassorilievo sul semicerchio. La progettazione è stata affidata al raggruppamento temporaneo di professionisti rappresentato dall’architetto Tommaso Del Zenero. Il costo è di 48mila euro. Nel dettaglio, è stato realizzato in lamiera di acciaio corten e struttura in calcestruzzo armato. È provvisto di bussola panoramica di 180 gradi, con intagliati al laser i profili su tre livelli delle montagne circostanti. Si raggiunge dalla strada silvo-pastorale che dal Nevegal prosegue verso il Visentin, poco distante dalla Malga Faverghera e dall’ingresso del Giardino Botanico.
LA CONFERENZA STAMPA DELLA LEGA SULL’EMENDAMENTO DELL’IDROELETTRICO
di Moreno Gioli
IL SERVIZIO
LE INTERVISTE
BELLUNO – MADRI E CUCCIOLI DI CERVO SALVI, IL TAR SOSPENDE LA CACCIA
55° ANNIVERSARIO DI MATTMARK, OGGI IL RICORDO A MAS DI SEDICO
Oggi alle 17.15 (ora della tragedia) in tutti i comuni d’Italia che ebbero dei caduti a Mattmark suoneranno per un minuto le campane.
BELLUNO Oggi saranno trascorsi cinquantacinque anni dal disastro di Mattmark. Una tragedia sul lavoro che colpì pesantemente la provincia di Belluno, all’epoca segnata da un’emigrazione di massa che ogni anno portava centinaia di bellunesi all’estero in cerca di un futuro migliore. L’evento si terrà domani alle 10.00 presso il parco “Vittime di Mattmark”, in via Dino Buzzati a Mas di Sedico. Per quanti non potranno partecipare, l’Associazione Bellunesi nel Mondo garantisce la trasmissione della cerimonia in diretta sulla propria pagina Facebook (@bellunesi.nelmondo).
DOMEGGE DI CADORE L’Amministrazione comunale di Domegge di Cadore, con il patrocinio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, commemora il 55° anniversario della Tragedia di Mattmark con un Santa Messa nella chiesa di Domegge che sarà celebrata alle ore 18.00 di oggi, giorno dell’anniversario. Oltre al sindaco di Domegge sarà presente la Famiglia Ex emigranti del Cadore, con il vice presidente e consigliere Abm Giuseppe Cian. Parteciperanno inoltre il superstite Gianni Da Deppo e i perenti delle vittime di Domegge.
OMAGGIO A ENNIO MORRICONE, 9 SETTEMBRE A COL MARGHERITA
FALCADE Dopo il grande successo ottenuto nel concerto di Le Buse con l’orchestra diretta da Diego Basso il 9 settembre ecco un secondo appuntamento dove il protagonista principale sarà Andrea Griminelli che già ha suonato in alcuni brani nell’evento d’agosto “La mia terra”. Mercoledi 9 settembre alle 10.30 ai 2514 metri di Col Margheria (accesso libero con prenotazione obbligatoria ([email protected]) sarà presente L’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta al maestro Diego Basso, il Coro Lirico Opera House, il Coro Art Voice Academy e lo speciale guest Andrea Griminelli.
IL CONCERTO D’AGOSTO A LE BUSE
IL GHIACCIAIO DELLA MARMOLADA STA MORENDO: TRA IL 1905 E IL 2010 HA PERSO PIÙ DELL’85% DEL SUO VOLUME, LO SPESSORE DELLA SUA FRONTE È PASSATA DA 50 A POCHI METRI E POTREBBE SCOMPARIRE GIÀ NEI PROSSIMI 20/30 ANNI
Una riduzione del volume maggiore dell’85% avvenuta tra il 1905 ed il 2010 e uno spessore della fronte, passato dai quasi cinquanta metri dell’inizio del secolo scorso ai pochi metri di oggi sono i segnali che il ghiacciaio della Marmolada sta morendo e lasciano presagire la sua definitiva scomparsa tra 20/30 anni. È questo, in estrema sintesi, il risultato del monitoraggio effettuato nella quarta tappa della Carovana dei ghiacciai di Legambiente sul ghiacciaio della Marmolada tra Veneto e Trentino Alto Adige. I risultati del monitoraggio sono stati presentati questa mattina a Malga Ciapela, nel Comune di Rocca Pietore (BL), nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Vanda Bonardo, Responsabile Alpi Legambiente, Marco Giardino, Segretario Comitato Glaciologico Italiano, Aldino Bondesan, Comitato Glaciologico Italiano, Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto, Mauro Valt, Arpa Veneto. La Carovana dei ghiacciai è la nuova campagna di Legambiente, realizzata con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano (CGI) e con partner principale Sammontana e partner sostenitore FRoSTA, che dal 17 agosto al 4 settembre monitora lo stato di salute dei più importanti ghiacciai alpini per sensibilizzare le persone sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sull’ambiente glaciale alpino. “I teloni posizionati in abbondanza sul ghiacciaio, soprattutto in questo ultimo periodo, per una superficie che ammonta a circa 50mila metri quadrati allo scopo di conservare le piste da sci e non il ghiacciaio stesso, ripropongono il problema dell’uso delle risorse naturali a scopo turistico” dichiarano Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente, e Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto. “Le rigorose previsioni degli esperti sulla repentina scomparsa del ghiacciaio – continuano i due responsabili di Legambiente – ora più che mai dovrebbero indurre a scelte innovative di sviluppo locale che contemplino nuove visioni per un turismo più compatibile con gli eventi naturali e meno incentrato su forme di accanimento terapeutico come queste. Se quello della dichiarazione dell’emergenza climatica da parte del nostro parlamento e dall’Europa è un passo importante, allo stesso modo è indispensabile che la Regione Veneto faccia lo stesso e in tempi brevi avvii un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Piano che altresì auspichiamo venga prodotto a livello nazionale poiché attualmente non ancora realizzato”. Tramite analisi di dati di cartografia storica e studi geofisici, attraverso il confronto di carte topografiche antiche e nuovi rilievi georadar, è stato possibile ricostruire le riduzioni volumetriche del ghiacciaio della Marmolada, stabilendo che dal 1905 al 2010 ha perso più dell’85% del suo volume. Nell’ultimo decennio si è assistito ad una accelerazione dei fenomeni della fusione glaciale. La linea di tendenza che sino al 2000 consentiva di prevedere un esaurimento nell’arco di un secolo si è successivamente modificata tanto da far presagire la scomparsa del ghiacciaio entro i prossimi 20/30 anni. Inoltre gli spessori alla fronte che agli inizi del secolo scorso raggiungevano quasi i 50 metri oggi sono ridotti a pochi metri. “La tappa della Marmolada – dichiara Marco Giardino, Segretario del Comitato Glaciologico Italiano – ha dimostrato l’importanza dell’integrazione fra documentazione cartografica storica e nuovi dati scientifici per l’accurata ricostruzione delle variazioni volumetriche dei ghiacciai. Questo ghiacciaio è un prezioso testimone della storia dell’uomo e sensibile indicatore dei cambiamenti climatici”. Nel corso delle osservazioni si sono riscontratiosservati gli effetti delle valanghe, crolli e colate detritiche rapide, risultato della recente denudazione dei versanti e dei fenomeni atmosferici estremi che hanno colpito la regione dolomitica “Il ritiro del ghiaccio ha determinato la scomparsa della “città di ghiaccio” ricorda Aldino Bondesan del Comitato Glaciologico Italiano – costruita dagli austroungarici durante la prima guerra mondiale all’interno del ghiacciaio. All’epoca era costantemente minacciata dalle spinte del ghiacciaio stesso che allora si muoveva a diverse decine di metri l’anno, mentre oggi è fermo. La particolare natura di ghiacciaio di pendio fa poi sì che il corpo glaciale reagisca con estrema rapidità alle piccole mutazioni climatiche, tanto da essere utilizzato come termometro naturale, anche rispetto alle più piccole variazioni di temperatura e precipitazioni”. La storia di questo ghiacciaio si è più volte intersecata con la storia dell’uomo. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento la Marmolada fu teatro di alcune tra le prime grandi sfide alpinistiche richiamando scalatori ed esploratori da tutta Europa. La Grande Guerra vide i contendenti combattere sulle cime più alte e dentro le viscere del ghiacciaio che conteneva alloggi, magazzini e camminamenti, unici nel contesto della guerra bianca. Negli anni Cinquanta nasce il lago artificiale di Fedaia, come esito degli studi condotti per soddisfare i bisogni energetici di un paese in crescente sviluppo e per il fatto che il ghiacciaio costituiva un’importante riserva di acqua dolce per alimentare la rete idrografica e le falde di pianura. A partire dagli anni 70 la realizzazione degli impianti di risalita ha consentito una grande frequentazione di sciatori, anche nel periodo estivo, sino a che l’aumento delle temperature ha impedito tale pratica. Particolarmente suggestivo e emozionante il brano “pastorale” per viola pensato per il Saluto al ghiacciaio svoltosi il 28 agosto a Pian dei Fiacconi. Un testo scritto e interpretato dal musicista Vittorio Demarin che così ha voluto unirsi alle urla silenziose del ghiaccio morente, un urlo di disperazione e di allarme che ha come epilogo un inevitabile silenzio. L’“Urlo” dai ghiacciai delle Alpi ha raggiunto lo SPONZ FEST di Vinicio Capossela, nelle valli dell’Alta Irpinia generando un gemellaggio tra i due eventi. La Carovana dei Ghiacciai di Legambiente ringrazia per questa quarta tappa il Museo di Geografia dell’Università di Padova per la realizzazione e la collaborazione degli eventi, le funivie della Marmolada, il rifugio Ghiacciaio Marmolada-Pian dei Fiacconi, l’hotel Principe di Marmolada e l’Amministrazione di Rocca Pietore per il supporto all’organizzazione degli eventi.
VACANZE IN MONTAGNA…TEMPO DI BILANCI
Con l’arrivo di settembre è ormai tempo di bilanci per la stagione estiva 2020. L’arrivo di un gran numero di turisti, forse come non mai si era visto, concentrato in un lasso di tempo piuttosto breve, ha messo a dura prova le Dolomiti. La pandemia in corso ha dirottato sulle nostre montagne un numero elevatissimo di ospiti, molti dei quali, questa è l’impressione, senza nessuna conoscenza della montagna perché abituati ad altri contesti vacanzieri. Da un lato c’è quindi la soddisfazione di chi lavora di turismo, che in qualche modo ha recuperato in toto o in parte le perdite della prima parte della stagione, ma dall’altra c’è la profonda insoddisfazione di chi la montagna la concepisce in ben altra maniera, compresi molti abitanti dei luoghi interessati dall’ondata. Farne una guerra di fazioni non porta da nessuna parte, ma discutere su quel che è successo è giusto e sacrosanto e mi piacerebbe lo facessimo in tanti, senza tirarci indietro. Una discussione franca e alla pari, senza il preconcetto che chi investe ha più legittimità degli altri, il perché poi non si sa. Si usa ormai in ogni contesto la parola sostenibilità, ma sfido chiunque a ritenere sostenibile ciò che abbiamo vissuto per parte di luglio ma soprattutto agosto. Credo che invasione sia la parola giusta da usare per ciò che è accaduto. Un invasione incontrollata, schizofrenica, anche maleducata. Insomma, a dir poco allucinante. Probabilmente, passata l’emergenza Covid-19, la ridistribuzione del turismo sarà diversa e tutto tornerà più normale, ma il periodo appena passato è stato un banco di prova su cui riflettere per il futuro. Come ne escono le Dolomiti? Secondo il mio parere, massacrate. File impressionanti su strade, impianti, sentieri ed infortuni a raffica, nella stragrande maggioranza dei casi dovuti a inadeguati approcci con la montagna. Una montagna pericolosa e affollata, da evitare, questo è il messaggio che ne è uscito. Soprattutto sui social, cassa di risonanza dal potere enorme, sono girate tante immagini e altrettanti commenti negativi da parte degli appassionati o da chi era in cerca della tranquillità, cioè il vero target dei nostri luoghi, insieme a proposte alternative molto più vivibili al di fuori delle Dolomiti. Per fortuna ci siamo almeno evitati, causa le restrizioni, le numerose manifestazioni motoristiche che negli ultimi anni hanno preso campo, ma il bilancio resta tristemente negativo anche se ci sarà chi, badando ai numeri e non alla prospettiva futura, la penserà diversamente. Se investiamo, come mi sembra si stia facendo, su questo turismo dei numeri ma senza cultura, la fine è a mio parere segnata. Tanti rifugisti ma anche albergatori, seppur vivano di turismo, lo hanno capito, levando le loro proteste. Spero davvero si rifletta su una dimensione futura che preservi un territorio unico e punti su chi la montagna la cerca per scelta, non per noia o per fare qualcosa. Bisogna cambiare mentalità se si vuole avere un futuro, rinunciando al tutto e subito. Sostenibilità deve essere una parola chiave, il mantra, non qualcosa da pronunciare falsamente senza crederci solo per farsi belli, avendo tutt’altro obbiettivo. A garantire un futuro alla montagna sarà la sostenibilità e la preservazione dei nostri luoghi, oltre ovviamente ad un attenzione maggiore da parte della politica e ad alla possibilità di decidere noi del nostro territorio. In un mondo caotico ed inquinato, appassionati e turisti “sensibili” ricercheranno sempre più la vera montagna, quella ormai scomparsa o che sta scomparendo. Il contatto con la natura, con il silenzio, con le cose semplici saranno un valore aggiunto. E’ su questo che secondo me dobbiamo puntare, su una tipologia di turismo che ci cercherà e si fidelizzerà se troverà l’ambiente ideale, non certamente sul turismo mordi, sfrutta, inquina e fuggi visto quest’anno. E certamente non su nuovi impianti di risalita che devasteranno il territorio, falsamente indicati come la soluzione di tutti i problemi che invece contribuiranno a creare. Amelia Blandfor Edwards, scrittrice ed esploratrice inglese del diciassettesimo secolo, scrisse un libro a testimonianza di un suo viaggio nelle Dolomiti a quel tempo praticamente sconosciute, intitolato “Cime inviolate e valli sconosciute”, pubblicato nel 1873. Nella prefazione, su cui vi invito a riflettere, si lamenta del caos nelle Alpi Occidentali, che erano invece già molto frequentate, tessendo le lodi delle nostre montagne. Scrive: “Si può inoltre aggiungere che nelle Dolomiti si sfugge all’affollamento dei turisti nei grandi alberghi e allo squallore dei pasti serviti negli Hotels: la vita nel Tirolo sud-orientale è cioè ancora libera dai disagi che, negli ultimi anni, hanno reso la Svizzera insopportabile“.
VAIA 2018: 150MILA EURO A DISPOSIZIONE DEI PRIVATI
ROCCA PIETORE Il Comune di Rocca Pietore ha comunicato la cifra a disposizione per ristorare i privati che hanno subito danni tra il 27 ottobre e il 5 novembre 2018. Si tratta di una somma complessiva di 150mila euro provenienti da donazioni di privati o associazioni. I beneficiari sono i proprietari di immobili residenti ell’intero territorio comunale. Il termine della presentazione delle domande è stato fissato al 15 ottobre. Le domande vanno presentate all’ufficio protocollo del Comune, oppure per posta con raccomandata o tramite posta certificata. Tutta la documentazione per il bando è disponibili sulla home Page del Comune di Rocca Pietore e nella Sezione Amministrazione Trasparente/ Bandi di gara e contratti/del sito del Comune di Rocca Pietore https://www.comune.roccapietore.bl.it/
NUOVI ORARI PER LE VISTE AL CASTELLO DI ANDRAZ
Il Castello di Andraz, fino al 13 settembre, sarà visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18. Le visite guidate o libere vanno prenotate al 334 33 46 680 o via mail a [email protected]
ARTIGIANI IN MOSTRA AI CADINI DEL BRENTON
SOSPIROLO Nei fine settimana di agosto e settembre i visitatori potranno vedere all’opera un artigiano. Alterneranno la loro presenza nell’area dei Cadini: Dario Sogmaister, che realizza mosaici utilizzando sassi colorati raccolti dal greto del Piave; Ilenia Gaio, che produce saponi artigianali, ottenuti con materie prime naturali e rivestiti con lana infeltrita e colorata; Luciano De Barba, che crea sculture in legno e terracotta e produce complementi di arredo utilizzando legno vecchio. A settembre è prevista la partecipazione di altri artigiani del circuito Carta Qualità.
IL NOSTRO PALIO IN SALA DON TAMIS
AGORDO Visto il successo ottenuto in piazza la mostra sui 37 anni del Palio dei 100 replica: oggi in sala Don Tamis di via 27 aprile. Orari: oggi dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.
“Letture d’estate”, organizzata in collaborazione con le Biblioteche della Valle del Biois:
Per la partecipazione agli eventi si raccomanda la prenotazione allo 0437 1948030 (e-mail: [email protected]) oppure direttamente alla reception dell’ufficio informazioni presso il Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo.
OTTAVIO ROSSI PROPHETA IN PATRIA
SAN TOMASO “En giro per Zelat”: riproduzioni artistiche tra le architetture di montagna. Le tappe con partenza ed arrivo a Celat. Organizzazione della Pro Loco di San Tomaso con il contributo della Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno.
IL CIRCO PATUF A CESIOMAGGIORE FINO AL 5 SETTEMBRE
CESIOMAGGIORE La carovana è a Cesiomaggiore dove proporrà gli spettacoli alle 21.15, la domenica anche alle 18.30
EL CANAL DE AGORDO
AGORDO Scavare nel passato, storia ed archeologia da San Gottardo a Pont del Cristo. La mostra è allestita al Museo mineralogico e paleontologico di via 5 maggio con ingresso libero. Fino al 6 settembre il venerdi, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Info: [email protected]
A CANALE E VALLADA MOSTRE INCONTRI E MUSEI
Fino al 31 agostopresso la Casa delle Regole di Canale d’Agordo, è visitabile la mostra Le Regole della Valle del Biois
Fino al 31 agosto è possibile visitare uno dei gioielli artistici più importanti della zona, a Chiesa Monumentale di San Simon a Vallada Agordina.
Presso il Musal, fino al 28 settembre (fino al 13 settembre tutti i giorni 9.30-12.30; 15.30-18.30; dal 14 settembre: venerdì, sabato e domenica 9.00-12.00; 15.00-18.00), è visitabile la mostra Gli ultimi papi europei: itinerari tra i paesi natali degli ultimi pontefici.
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IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO di Gianni Santomaso
OSPITE: Corrado “Chicco” Cattadori
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
AGORDINOMERON…LA RACCOLTA
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
ZAINO DA VIAGGIO AL FEMMINILE DI PAOLA LANCIATO il martedi alle 10.30 e 1900 la domenica alle 11
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
LA RACCOLTA COMPLETA
SUL SITO DI RADIO PIU’ LA VIDEO GALLERY
PROVINCIALE 473 CROCE D’AUNE Dal 31 agosto al 12 settembre interidizione totale alla transtiabilità nell’abitato di Pedavena inclusi sabato e domenica
SP473 CROCE D’AUNE In località Gorna di Sovramonte dal 1 al 10 settembre interruzioni temporanee fino a 30 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 eclusi sabato e domenica
SP1 SINISTRA PIAVE Dal 31 agosto al 4 settembre, rotatoria Bardies-rotatoria Lentiai deviazione della corrente di traffico con direzione Feltre-Belluno lungo la vecchia SP1 in sinistra Piave per l’abitato di Lentiai e Bardies
SP 3 VALLE IMPERINA Tra Corde Mole e Vallasin dalle 8 alle 11.45 e dalle 13.30 alle 17.30 dal 1 settembre all’11 settembre (esclusi sabato e domenica) temporanee interruzioni alla viabilità massimo 30 minuti per esbosco.
SP 29 COL FALCON Tra Col Falcon e innesto strada del Servo dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica escluso) dalle 7 alle 18 interdizione totale alla viabilità per asfaltatura.
SP 641 PASSO FEDAIA A Capanna Bill e a Col di Rocca dal 1 al 30 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
SP 251 VA CELLINA Da Pescul a Selva di Cadore dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica esclusi) senso unico alternato per posa fibre ottiche
REGIONALE 203 AGORDINA IL 1 SETTEMBRE ED IL 4 SETTEMBRE ALLE 8 ALLE 18 A LA MUDA SENSO UNICO ALTERNATO PER RIFACIMENTO LINEA AEREA FIBRE OTTICHE
REGIONALE 203 AGORDINA Dal 1 al 30 settembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SP 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN DAL 27 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE, DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17, TEMPORANEE INTERRUZIONI DELLA DURATA MASSIMA DI 20 MINUTI IN LOCALITA GAVAZ DEL COMUNE DI VAL DI ZOLDO PER DEMOLIZIONI PARTI PERICOLANTI DI UN EDIFICIO
SR 48 DELLE DOLOMITI FINO AL 31 AGOSTO, DALLE 7 ALLE 17, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SALTUARIA ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER PERIODI CONTINUATIVI NON SUPERIORI A 10 MINUTI NEI COMUNI DI CORTINA ED AURONZO DI CADORE PER CARICO SCARICO MATERIALI NECESSARI PER LA POSA DELL’ELTRODOTTO INTERRATO
SR 48 DELLE DOLOMITI DAL 1 AL 30 settembre in località Pocol (Cortina) senso unico alternato, esclusi sabato e domenica
SR 48 DELLE DOLOMITI Dal 1 settembre al 9 ottobre senso unico alternato in località Cernadoi, escluso sabato e domeniche
SR 48 DELLE DOLOMITI dal 1 al 30 settembre esclusi sabato e domenica senso unico alternato tra Cernadoi e Pian Falzarego
Provinciale 40, Val Senaiga-Arina, Comune di Lamon. Dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica esclusi) per asfaltatura di tratti stradali INTERRUZIONE alla transitabilità dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Nei periodi non interessati da chiusure è previsto il senso unico alternato
SP 7 DI ZOPPE’ DI CADORE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI CON BREVI INTERRUZIONI DI MASSIMO 10 MINUTI FINO AL 18 SETTEMBRE, DALLE 7:30 ALLE 17:30 ESCLUSI SABATI, DOMENICHE E FESTIVI INFRASETTIMANALI, PER MESSA IN SICUREZZA DELLA SEDE STRADALE
SP 40, COMUNE DI LAMON. FINO ALL’11 SETTEMBRE, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, POSSIBILI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17 PER REALIZZAZIONE NUOVA TOMBINATURA. NEGLI ALTRI ORARI ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI
Precipitazioni: Probabilità molto alta (90/100%) per rovesci e temporali tra la notte e il mattino. Poi tendenza a attenuazione ed intermittenza dell’instabilità con rovesci e temporali sempre più sparsi (50/70%), in esaurimento nel tardo pomeriggio/sera a partire dalle Prealpi. Il lieve calo termico in quota consentirà alla neve di cadere sui 3000/3100 m. Sono previsti cumuli di pioggia di 10/40 mm da aggiungere a quelli gìà caduti sabato.
Temperature: In ulteriore generale lieve calo. Sono previste punte di 19/21°C nei fondovalle prealpini e di 14/17°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 13°C, a 2000 m min 7°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 10°C, a 3000 m min 1°C max 4°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati di direzione variabile, senza escludere forti ed improvvise raffiche temporalesche; in quota forti sud-occidentali, anche molto forti sulle vette più alte e su alcune dorsali prealpine al mattino, in attenuazione tra moderati/tesi al pomeriggio/sera, a 15-45 km/h a 2000 m e 40-90 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino pressoché assenti (10/20%), al pomeriggio nuove deboli precipitazioni (60/80%), localmente a carattere di temporale sulle Prealpi (40/50%). Con l’arrivo d’aria fredda un po’ di neve scenderà fino sui 2600/2700 m.
Temperature: In ulteriore generale lieve calo. Sono previste punte di 17/19°C nei fondovalle prealpini e di 13/15°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 11°C, a 2000 m min 5°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 6°C, a 3000 m min -1°C max 0°C.
Venti: Nelle valli deboli, a tratti moderati, di direzione variabile; in quota deboli dai quadranti meridionali, disponendosi da nord nord-est dal tardo pomeriggio, a 5-15 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.