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FELTRE Le bandiere che sventolano, i tamburi che risuonano, i costumi che evocano secoli di storia: a Feltre è arrivata la bella stagione e con essa il Palio di Feltre. Domenica 11 maggio, con la consueta solennità della Santa Messa celebrata presso la Basilica Santuario dei Santi Vittore e Corona, si è aperta ufficialmente la 46ª edizione. È l’inizio di un nuovo anno paliesco, che culminerà nelle giornate del 1°, 2 e 3 agosto, tra gare, celebrazioni e spirito di comunità. Come da tradizione, la cerimonia è stata accompagnata dalla presenza in abito storico dei figuranti dei Quartieri, dalle voci del coro Vocincanto e dalle esibizioni del Gruppo Sbandieratori Città di Feltre, davanti a un pubblico ampio e partecipe, riunito anche per la concomitante sagra paesana. Un rito che, dal 2006, precede la manifestazione principale e rinnova, anno dopo anno, l’identità collettiva di una città intera. Il momento più atteso è arrivato al termine della funzione: il presidente dell’Associazione Palio Città di Feltre, Eugenio Tamburrino, ha annunciato ufficialmente il nome dell’artista che realizzerà il Drappo del Palio 2025. Sarà Mimmo Paladino, uno dei più grandi artisti italiani viventi, esponente di punta della Transavanguardia e nome celebre nel panorama artistico internazionale. «Un artista che – in linea con il tema dell’edizione 2025 – ha saputo sempre coniugare il sogno con la realtà, che ha guardato con attenzione all’arte popolare e al simbolismo». Paladino, nato a Paduli (BN) nel 1948, ha all’attivo una carriera che abbraccia pittura, scultura, cinema e installazione, con opere esposte nei maggiori musei del mondo, dal MoMA di New York alla Tate Gallery di Londra. È stato il primo artista italiano a esporre nella Città Proibita e sulla Grande Muraglia cinese. Tra le sue installazioni più iconiche, La Montagna di Sale, I Dormienti e Hortus Conclusus. Il suo stile, sospeso tra mito arcaico e modernità, si preannuncia perfettamente in sintonia con lo spirito del Palio feltrino. Nel suo sentito intervento, Tamburrino ha sottolineato l’importanza del Palio come momento identitario e aggregativo per la comunità feltrina: «È un sogno che si costruisce giorno dopo giorno, grazie al lavoro di centinaia di volontari, di giovani e meno giovani che si mettono in gioco per il proprio Quartiere. Ed è anche un’occasione per riconoscerci in ciò che siamo, al di là delle maschere quotidiane». Un messaggio raccolto con emozione dai presenti, tra cui il vicepresidente Manuel Sacchet, il segretario Dolores Bortolas, il tesoriere Giovanni Argenti, l’assessore comunale Maurizio Zatta e i numerosi cittadini e appassionati. Le attività del Palio, come ricordato nel discorso, proseguiranno nei prossimi mesi con un calendario ricco di appuntamenti culturali e ludici, come il ciclo di conferenze già avviato e la caccia al tesoro del 24 maggio. Con la firma di Mimmo Paladino sul Drappo 2025, Feltre aggiunge un tassello d’eccezione alla sua storia: «Siamo felici e onorati di avere un artista del suo calibro», ha detto Tamburrino. «Il suo drappo sarà conteso, come sempre, con passione e onore dai nostri Quartieri. Ma sarà, prima di tutto, un dono d’arte per l’intera città». Il drappo 2025 verrà svelato alla popolazione durante la contesa sfida tra tamburini e sbandieratori “delle Cernide” nella serata del sabato antecedente al Palio, il 26 luglio, anche giornata di presentazione ufficiale della manifestazione.
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