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I LAVORI AUTUNNALI DI LUCKY…
PRIMA GLI SCARPONI DA SCI, ORA IL DETERSIVO…PIAZZA LIBERTA’ SCAMBIATA PER UN ECOCENTRO
FOTOGRAFALO PER RADIO PIU…
I Colori autunnali agordini, di SUSY DAN
2 novembre
John Francis Della Pietra
AUDIO
I nost vecj i è dut endavant
Encoj come tuti i ani
Se regordon de lori
Sta olta però sion en te na mesa straza
Che la torna e no la pasa
Gira e volta co sta pandemia
Me sa che no sion venui fora con nia
Così
In te sto dì
Provon a descore con lori
Che i ghe n ha vist e pasade pì de tanti gran dotori
Prima dison su na orazion
Coi ocj luster da l emozion
Dapò domandon la so intercession
Che l ha avest semper valor
Lassù col Signor
Anime dei mort par piazer daidene…
VERSO LA STRETTA NAZIONALE CON LA CONTRARIETA’ DI ZAIA, VERSO LA MANIFESTAZIONE DI BELLUNO CON GLI APPELLI DI SINDACO E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
In attesa dell’ennesimo DPCM tra paura ed ipotesi, come il coprifuoco serale dalle 18 con una stretta su tutto il territorio nazionale con chiusura dei negozi e divieto di spostamenti se non per comprovati motivi di lavoro o salute. In Provincia si sono contati meno positivi rispetto agli altri giorni della settimana, forse anche meno tamponi nel fine settimana festivo. A Longarone rimane chiuso l’istituto alberghiero Dolomieu dopo il riscontro di due positivi tra il personale. In Procura a Belluno positivo un Magistrato, l’allarme nel fine settimana e i locali del Palazzo sono stati sanificati, da oggi tamponi per tutti i contatti del Pubblico Ministero. Da Belluno prima il presidente della Provincia Roberto Padrin ed ora anche il sindaco di Belluno Jacopo Massaro invitano i cittadini ad essere responsabili e prudenti. Ieri cerimonie sobrie nel ricordo dei defunti, ma nei cimiteri si sono riversate migliaia di persone. Nella notte di Halloween a Belluno la Polizia ha controllato una quarantina di gioani, 4 le sanzioni, 2 le denunce nella solita via Sottocastello.
COVID IN PROVINCIA: 2 DECESSI NELLE ULTIME 24 ORE, +72 POSITIVI, PAZIENTI IN OSPEDALE 97
BELLUNO Due decessi nelle ultime 24 ore, una paziente covid positiva di 87 anni ricoverata in Geriatria Covid a Belluno e un paziente covid positivo di anni 99 ricoverato in Pneumologia Covid a Feltre.
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA: Attualmente positivi in provincia 1933, nelle ultime 24 ore +72. RICOVERI San Martino Belluno 52, in terapia intensiva 4. Santa Maria del Prato Feltre 20, terapia intensiva 0. Ospedale di Comunità di Alano 5, Ospedale di Comunità di Feltre 12, Ospedale di Comunità di Agordo 4.
DIPARTMENTO PREVENZIONE Da oggi i drive-in tamponi con accesso libero di Tai di Cadore e Agordo anticipano l’orario di attività per consentire di sfruttare al meglio le ore di luce. In particolare, da lunedì 2 novembre saranno operativi: Covid point Tai di Cadore – P.le Dolomiti: dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 17.00 Covid point Agordo – P.le Tamonich: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 17.00. Alla luce di alcuni momenti critici nelle ore di punta, con code e disagi di accesso specie al drive-in di Belluno –Sagrogna, si segnala la possibilità di usufruire del drive-in tamponi serale e notturno attivo dalle 19.00 alle 7.00, nell’area dedicata dell’Ospedale San Martino di Belluno.
L’APPELLO
QUASI 2000 PERSONE IN ISOLAMENTO IN PROVINCIA, 120 NEL COMUNE DI BELLUNO E MOLTI SONO GIOVANI. L’INVITO ALLA PRUDENZA E ALLA RESPONSABILITA’ DEL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
Colgo l’occasione per ribadire la mia preoccupazione sulla crescita del numero delle persone positive nel nostro Comune (una quarantina). Vi chiedo pertanto di osservare con senso di responsabilità tutte le regole per evitare il contagio a cominciare dall’uso della mascherina. Abbiamo il dovere di proteggere soprattutto le persone anziane e i più deboli. Vi comunico inoltre che: I cimiteri saranno regolarmente aperti, durante le imminenti festività, raccomando di non intrattenersi in momenti di incontro con altre persone non conviventi, specialmente al di fuori del proprio nucleo familiare ed indossare sempre la mascherina. Il 4 Novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate verrà celebrata domenica 8 novembre in forma ristretta con la sola presenza del Sindaco e dei due capigruppo degli Alpini presso il Monumento ai Caduti di Pirago
OGGI LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DEI MARTIRI
BELLUNO È in programma per oggi alle 18:30 la manifestazione contro il DPCM. In Piazza dei Martiri per esprimere il disaccordo sulle misure imposte nel nuovo DPCM, perché i sacrifici vanno fatti da tutti politici compresi, perché non ci sono soluzioni che il governo proponga e perché sconfiggere il virus non vuol dire distruggere l’economia di un paese. Una manifestazione pacifica e composta, rispettando le disposizioni anti covid rispettando la salute di tutti. RADIO PIU’ SARA’ IN DIRETTA FACEBOOK A PARTIRE DALLE 18:30 DA PIAZZA DEI MARTIRI A BELLUNO
DAL GR DEL 30 OTTOBRE
LA PROTESTA DI PIAZZA DEI GESTORI DEI LOCALI CHIUSI
BELLUNO
DAMIANO TORMEN
ACQUA DI NUOVO POTABILE A VOLTAGO E LA VALLE, SEMPRE INQUINATA A TAIBON
Gestione Servizi Pubblici informa che a LA VALLE AGORDINA nelle LOCALITA’ RONCHE, RONCHET, NOACH, LE CAMPE e CANCELLADE ed a VOLTAGO AGORDINO, nelle LOCALITA’ FRASSENE’ e VILLA, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari.
Acqua sempre inquinata (si puo’ usare per scopi alimentari previa bollitura) in frazione Ronch di Bos e Nogarola a TAIBON
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, oggi dalle 8 a fine lavori potrebbe mancare l’acqua a TAIBON AGORDINO, nelle località STRAPONT e NOGAROLA.
DA OGGI DURANTE LA NOTTE CHIUDE LA 52 CARNICA A LORENZAGO DI CADORE
VENEZIA Avanzano i lavori di consolidamento del corpo stradale e del muro di sostegno lungo la strada statale 52 “Carnica” a Lorenzago di Cadore. Per consentire la prosecuzione degli interventi, a partire da lunedì 2 e fino al 27 novembre la statale sarà chiusa al traffico nel tratto compreso tra il km 64,150 e il km 71,600. La limitazione sarà in vigore nella sola fascia oraria notturna 20–6, festivi esclusi. Il traffico da Domegge di Cadore in direzione Tolmezzo sarà indirizzato, tramite segnaletica in loco, verso Santo Stefano di Cadore, Sappada, Forni Avoltri, Ovaro e Villa Santina. Percorso inverso per la viabilità da Tolmezzo in direzione Domegge.
IL CINGHIALE MUORE SOTTO LE RUOTE DELLA MOTO, DUE 18ENNI IN OSPEDALE
BELLUNO Ad Antole Il cinghiale attraversa la strada proprio nel momento in cui sta transitando il motociclista di 18 anni di origine moldava residente a Ponte nelle Alpi. Il ragazzo è caduto e con lui il passeggero coetaneo di Longarone, entrambi hanno riportato lesioni non gravi ma hanno comunque dovuto far ricorso alle cure ospedaliere. Sul posto i Carabinieri del Norm di Belluno.
L’ULTIMO SALUTO A DAVID
TRICHIANA I funerali di David Bernard si terranno mercoledì alle 14.30, nel cimitero di Trichiana, il 48enne è morto sabato mattina in seguito ad un tragico incidente davanti al bar da Monica, all’incrocio tra via Roma e via Cavassico superiore. La cerimonia funebre sarà officiata dal parroco di Trichiana, don Egidio, ma si è deciso di evitare la chiesa perché David Bernard era una persona molto conosciuta e amata in paese e sicuramente saranno in molti a volerlo salutare per l’ultima volta, i funerali si terranno quindi in cimitero ed eventuali donazioni saranno devolute alle associazioni benefiche. Bernard lascia la moglie Lorna e due figlie Giorgia e Gioia, i genitori Lina e Fiore, il fratello Erol. Messaggi di cordoglio anche dal sindaco e consiglio comunale di Borgo Valbelluna e dall’Amministrazione Da Canal nel ricordo del loro ex consigliere comunale di Trichiana che ne ricordano le virtù legate alla sua figura sincera e sempre disponibile con un grazie per l’impegno profuso per il bene della propria comunità
37 PERSONE CONTROLLATE, 6 SANZIONATE NEI CONTROLLI PER EVITARE I FESTEGGIAMENTI DI HALLOWEEN
BELLUNO Nella serata del 31 ottobre,. in occasione dei festeggiamenti per la festività di Halloween, è stato effettuato un mirato servizio per il controllo del territorio coordinato dalla Polizia di Stato con l’ Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che ha interessato il centro cittadino al fine di prevenire e, all’occorrenza reprimere, comportamenti non in linea con i dettati normativi finalizzati al contrasto del contagio epidemiologico da COVID-19, con particolare attenzione, visto la ricorrenza, al divieto di effettuare feste nei luoghi al chiuso o all’aperto e comunque al rispetto del distanziamento sociale ed all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali. In particolare il servizio ha interessato la via Sottocastello abituale ritrovo di giovani dediti all’assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti. Nel corso del servizio sono state identificate 37 persone di cui 4 sanzionate per il mancato utilizzo dei DPI e 2 sanzionate perché colte in stato di manifesta ubriachezza. Due soggetti sono stati indagati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per oltraggio a Pubblico Ufficiale di cui uno anche per il reato di resistenza.
ECCO LA RISPOSTA AI FURTI IN APPARTAMENTO: QUATTRO PERSONE, GIOSTRAI IN TRASFERTA DA TREVISO NEL BELLUNESE DENUNCIATE DAI CARABINIERI
BELLUNO Quattro persone residenti in provincia di Treviso (nomadi) sono state denunciate per tentato furto in abitazioni ma anche per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Si tratta di: V.L. 54 anni, S.L. 35 anni (donna), B.B.33 anni, e A.L. 30 anni. Sabato mattina sono arrivati in provincia a bordo di una macchina di colore scuro notata da una pattuglia dei Carabinieri mentre girava in maniera sospetta tra Ponte nelle Alpi e Belluno. Di loro interesse probabilmente le abitazioni lungo vie poco frequentate. L’auto è stata poi notata alle 10 in via Safforze, un uomo a bordo dell’auto, altri due nelle vicinanze e un quarto (la donna) stava invece uscendo di tutta fretta da un’abitazione. E’ quindi scattata l’operazione dei Carabinieri e durante la perquisizione sono stati trovati e sequestrati oggetti utili per lo scasso. Il quartetto è stato quindi accompagnato in caserma per la procedure di riconoscimento e per le denunce. Ricostruendo i fatti gli uomini dell’Arma hanno scoperto che la donna con una banale scusa, aveva tentato di introdursi nell’abitazione di un’anziana che gli ha però impedito l’accesso in modo risoluto. Questo è risultato dopo che i Carabinieri hanno intensificato i controlli incrementando i servizi tanto degli uomini in divisa che civili con lo scopo di intercettare persone sospette. Importante come sempre la segnalazione dei cittadini – non tanto sui social – quanto direttamente al 112 o alla più vicina stazione dei Carabinieri..
SI SENTE MALE IN BAITA, GIOVANE ALL’OSPEDALE DI AGORDO
FALCADE La scorsa notte verso mezzanotte e mezza il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato per un ragazzo che si era sentito male in una delle baite della Valfredda. Il giovane, un ventitreenne di Falcade, aveva infatti avuto un malore, era caduto a terra e aveva sbattuto la testa, perdendo i sensi e riportando una ferita. Poiché la casera non è raggiungibile se non a piedi, una squadra assieme a un’infermiera si è avvicinata in jeep per poi incamminarsi e raggiungere in un quarto d’ora il posto. Medicato il giovane, che si era ripreso quasi subito, i soccorritori lo hanno caricato in barella, trasportato al fuoristrada e da lì al Rifugio Flora Alpina, dove attendeva l’ambulanza della Croce Verde Val Biois per accompagnarlo all’ospedale di Agordo.
INFORTUNIO CON GLI SCI D’ALPINISMO NEL VALLONE PUNTA NEGRA
CORTINA Ieri alle 10.50 circa la Centrale del 118 è stata allertata per una scialpinista infortunatasi, mentre con un’altra persona si trovava nel Vallone di Punta Negra. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dell’incidente e ha sbarcato in hovering il tecnico di elisoccorso, medico e infermiere. I soccorritori hanno prestato le prime cure a M.S., 49 anni, di Milano, che lamentava dolore a una gamba dopo aver fatto una curva con gli sci. Dopo essere stata imbarellata, la sciatrice è stata imbarcata con un verricello di 5 metri e trasportata all’ospedale di Belluno.
VICENDA A LIETO FINE PER DUE BAMBINI SCOMPARSI IN CANSIGLIO
BELLUNO Nel pomeriggio di ieri alle 15 l’allarme, fortunatamente rientrato poco dopo. Due amichetti di 9 anni di Mestre (VE) tornando da Candaglia verso la Piana del Cansiglio, nel tagliare un tornante hanno perso l’orientamento e non sono più comparsi. Dopo averli cercati e chiamati a lungo invano, il padre di uno di loro aveva allertato i Carabinieri facendo mettere in moto la macchina delle ricerche, con il Soccorso alpino dell’Alpago è delle Prealpi Trevigiane subito attivati, assieme al Centro mobile di coordinamento, al Sagf e ai Vigili del fuoco. Poco dopo è fortunatamente arrivata la notizia che il papà li aveva ritrovati e l’emergenza è cessata.
VENEZIANO SCIVOLA LUNGO IL SENTIERO, DA SOLO NON E’ RIUSCITO A TORNARE A VALLE
SEDICO Il Soccorso alpino di Belluno è intervenuto per un escursionista scivolato su una lingua di neve e caduto da un metro e mezzo di altezza, mentre si trovava con la compagna e alcuni amici a circa 1.650 metri di quota sopra il Rifugio Bianchet. A.B., 47 anni, di Venezia, ha riportato la lussazione di una spalla. L’uomo ha poi deciso di scendere a valle ma a metà della sterrata che dal Bianchet porta sull’Agordina il dolore non gli ha più permesso di proseguire. Una squadra lo ha quindi raggiunto con il fuoristrada, gli ha immobilizzato il braccio, lo caricato a bordo e trasportato all’ospedale di Belluno.
QUESTA VOLTA MUORE IL LUPO
BELLUNO E’ un cercatore di funghi che lo ha trovato, peraltro studioso dei grandi carnivori. Il lupo sul monte Cesen è forse stato ucciso da un cacciatore – lo si presume da una ferita sulla pancia – ma non è escluso si stato sconfitto nella lotta con un cinghiale.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LO STUDIO PER IL LAGO DEL NEVEGAL
BELLUNO
di Moreno Gioli
la planimetria e un’idea di come potrebbe essere il laghetto (nella foto è quello di Arabba)
ARTIGIANI PREOCCUPATI PER UN NUOVO LOCKDOWN
BELLUNO «Gli artigiani, a questo punto, tremano. Abbiamo paura di un nuovo lockdown e siamo in balia dell’incertezza che ne deriverà. Più di qualcuno potrebbe non riuscire a ripartire». È un messaggio di profonda preoccupazione quello che esprime la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella. I dati del contagio galoppano e il governo pare intenzionato a chiudere tutto di nuovo. «Ma con quali prospettive?» Si chiede la presidente Scarzanella. «Dopo quattro mesi difficili, tra costi per la ripartenza a singhiozzo e paura di nuove chiusure, ora ci aspettavamo il Natale come periodo in grado di far riprendere quota alle attività. Ma se a Natale scatta il nuovo lockdown, rischiamo davvero di arrivare al punto di non ritorno». Confartigianato Belluno ricorda gli sforzi messi in campo dalle imprese per garantire sicurezza e rispetto totale delle norme anti-contagio. E si dice disponibile a continuare su questa strada, spingendo ulteriormente. «A patto però che ci sia un riscontro da parte del governo» continua la presidente Scarzanella. «I ristori previsti per imprese di ristorazione, tempo libero e cultura, ad esempio, non sono sufficienti per coprire le perdite. E numerose attività, con il sistema dei codici Ateco, rimangono escluse dal decreto ristori – aggiunge il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso -. Penso alla disparità di trattamento tra la piccola e la grande distribuzione, alle palestre che hanno dovuto chiudere nonostante il rispetto dei protocolli. Penso alle imprese di trasporto persone, che sono ferme da marzo; a tal proposito, abbiamo fissato un nuovo incontro con il presidente della Provincia per spiegare la situazione attuale e confrontarci sul futuro del trasporto privato nel nostro territorio». «Ancora una volta – conclude la presidente di Confartigianato Belluno – chiediamo che si guardi a un sistema diverso, di premialità. Se lockdown dovrà essere, almeno si tuteli chi ha sempre rispettato le regole, finora».
SOVRACANONI IDRICI: BELLUNO RISCHIA DI PERDERE MILIONI DI EURO
AUDIO DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE OTTO
ROMA «Un danno enorme per le amministrazioni locali. La Provincia di Belluno rischia di perdere milioni di euro». Il deputato bellunese Roger De Menech denuncia «il regalo ai produttori di energia idroelettrica da parte di Forza Italia». Il partito di Berlusconi, al Senato ha presentato una proposta nell’ambito di conversione del decreto legge 125/2020 – proroga dello stato di emergenza da Covid-19 – per sospendere durante tutto il pagamento da parte dei concessionari di tutti i canoni e sovracanoni legati alle concessioni idroelettriche. «Si tratterebbe di una misura errata sotto tutti i punti di vista», afferma De Menech. «Da un lato, si farebbe un immotivato regalo a concessionari che stanno comunque fatturando e producendo, visto che l’emergenza Covid non fa venire meno l’erogazione di energia elettrica. E, dall’altro, si produrrebbe un grave danno sul bilancio di Regioni, Province e Comuni che grazie ai proventi derivanti da canoni idrici e sovracanoni Bim assicurano la copertura di importanti servizi per le comunità locali». Il deputato ha già segnalato le criticità della proposta al capogruppo del Partito democratico al Senato, Andrea Marcucci, chiedendo di prendere le dovute contromisure. «Vigileremo affinché nel percorso di conversione questa proposta venga bocciata», conclude De Menech, «perché mette in pericolo i bilanci delle amministrazioni montane».
SOVRACANONI IDRICI, BOND (FI): «EMENDAMENTO CARTA STRACCIA: NON SPECULIAMO»
ROMA «Non c’è emergenza che tenga di fronte al tentativo di privare i territori di un ristoro sacrosanto e doveroso come quello dei sovracanoni. Quindi per piacere, evitiamo di speculare sui giochi politici». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond, che sceglie la battaglia territoriale e risponde alle accuse arrivate contro gli emendamenti presentati alla conversione del decreto legge che proroga lo stato di emergenza Covid, per sospendere il pagamento da parte dei concessionari di canoni e sovracanoni idrici).
DARIO BOND, AUDIO
AIUTI ECONOMICI ANTI COVID: LA GERMANIA HA SPESO 194 MILIARDI PIU’ DI NOI
Per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica dovuta al Covid, dalla primavera scorsa il governo tedesco ha erogato 284 miliardi di euro a sostegno, in particolar modo, di lavoratori, imprese, scuola, trasporti e sanità. Ben 194 in più di quelli stanziati per gli stessi ambiti dal nostro esecutivo. Includendo anche le misure introdotte questa settimana con il “decreto Ristori”, dall’inizio della pandemia il Governo Conte, invece, ha corrisposto quasi 90 miliardi di euro. Altrettanto significativo è stato lo sforzo sostenuto dal Regno Unito, che è intervenuto con 201 miliardi, mentre la Francia con 110 e la Spagna con 46 hanno fatto, come l’Italia, molto meno sia di Londra che di Berlino. A dirlo è la CGIA. Sottolinea il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“Se teniamo conto anche delle misure economiche messe a punto nei giorni scorsi dal governo francese, tra i nostri principali competitor economici presi in esame in questa comparazione solo la Spagna ha speso meno del nostro Paese. Anche in rapporto al Pil, rimaniamo penultimi, sebbene nella prima ondata di questa pandemia siamo stati il Paese più colpito d’Europa. E’ vero che avendo un debito pubblico molto elevato queste misure possiamo finanziarle solo in deficit, ma è altrettanto vero che siamo la seconda manifattura d’Europa ed essendo uno dei pilastri portanti dell’economia europea meritavamo, da parte del nostro esecutivo, molte più attenzioni, soprattutto in termini di investimenti”.
La CGIA, inoltre, torna a segnalare il forte rischio di incorrere, tra qualche mese, a una nuova stretta creditizia a danno di tanti artigiani, piccoli commercianti e partite iva. Denuncia il segretario Renato Mason:
“Sebbene i finanziamenti inferiori a 30 mila euro richiesti al Fondo di Garanzia sfiorano ormai i 19 miliardi, per moltissime piccole e micro imprese le difficoltà di accesso al credito bancario rimangono ancora un grave problema che, alla luce delle nuove disposizione europee, rischia addirittura di peggiorare. A partire dal 1° Gennaio 2021, infatti, tutte gli istituti di credito dovranno applicare le nuove regole comunitarie in materia di classificazione delle controparti inadempienti. In altre parole le banche dovranno definire come inadempienti i privati o le piccole e medie imprese che presenteranno un arretrato da oltre 90 giorni, il cui importo risulti, allo stesso tempo superiore ai 100 euro e superiore all’1 per cento del totale delle esposizioni verso il Gruppo bancario. Insomma, queste nuove disposizioni abbasseranno notevolmente la soglia di sconfinamento, mettendo a rischio il sostegno economico del sistema bancario a moltissime attività di piccola dimensione che da sempre sono a corto di liquidità e poco patrimonializzate”.
Oltre ai ristori, in Italia bisogna compensare anche i costi fissi
Sul fronte delle misure a sostegno delle attività costrette a chiudere completamente o parzialmente, la CGIA sottolinea che lo Stato, le Regioni e i Comuni hanno il diritto/dovere di predisporre tutte le limitazioni che ritengono utili per tutelare la salute pubblica. E’ tuttavia evidente che a fronte della chiusura delle attività economiche, queste ultime devono essere aiutate economicamente, così come è stato fatto nella prima fase di questa pandemia. La situazione odierna, però, è ben diversa da quella vissuta nella primavera scorsa. Se allora tutte le imprese erano state costrette alla chiusura ed erano rimaste aperte solo quelle essenziali, oggi tutte le attività sono aperte e sono state oggetto di restrizioni solo alcuni settori. A questi ultimi, pertanto, non sono più sufficienti dei semplici ristori, ma è necessario uno stanziamento che compensi totalmente sia i mancati incassi sia le spese correnti che continuano a sostenere. Alla luce di ciò, segnaliamo che dal 13 ottobre scorso l’Unione Europea ha modificato il Temporary Framework (quadro temporaneo per le misure degli aiuti di Stato alle imprese) prorogandone gli effetti fino al 30 giugno 2021. Altresì, gli Stati membri potranno erogare aiuti fino al 90 per cento dei costi fissi sostenuti dalle imprese che, per effetto del Covid, abbiano subito una contrazione del fatturato di almeno il 30 per cento. Tra questi costi sono inclusi gli affitti, le bollette energetiche, le spese assicurative, etc. Pertanto, i ristori, in base alla caduta del fatturato, non sono più sufficienti; il Governo Conte deve compensare – così come ha continuato a fare la Germania nei giorni scorsi dopo aver introdotto un nuovo mini-lockdown – anche i costi fissi sostenuti dalle imprese interessate per decreto alla chiusura.
Aiuti alle Pmi: come si sono comportati i singoli paesi
In Germania, con riferimento alle misure erogate alle aziende, spiccano i 100 miliardi di euro destinati all’acquisto di partecipazioni di società colpite dalla crisi e i 18 miliardi di euro destinati alle ditte individuali e alle microimprese. Significativi sono stati anche i 25 miliardi che sono stati spesi per “riavviare” le aziende che hanno subito un calo dei ricavi di oltre il 60 per cento rispetto al 2019. Queste realtà produttive hanno ricevuto una compensazione fino al 70 per cento dei costi fissi sostenuti.
Nel Regno Unito, sempre in riferimento alle misure a sostegno delle imprese, si segnalano i 15 miliardi di sterline (17 miliardi di euro al tasso di cambio medio 2019) di sovvenzioni erogati alle piccole imprese e altri 15 miliardi di sterline per il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi.
In Francia sono stati stanziati 8 miliardi di euro di sussidi per le piccole imprese con un fatturato inferiore a 1 milione di euro che hanno perso almeno il 50 per cento dei ricavi nello scorso mese di marzo; 3 miliardi di euro per l’annullamento di tasse e contributi previdenziali per aziende e lavoratori autonomi in difficoltà; una stima di 9,3 miliardi di euro per sostenere l’industria del turismo e altri 8 miliardi di euro per sostenere il settore automobilistico.
In Italia, infine, le principali misure introdotte per le imprese hanno riguardato i contributi a fondo perduto a favore dei soggetti che hanno subito riduzioni del fatturato (7,3 miliardi di euro con i provvedimenti iniziali), la cancellazione dell’IRAP (saldo 2019 e prima rata acconto 2020 per un totale di quasi 4 miliardi di euro), i provvedimenti di rilancio del turismo/cultura (1 miliardo di euro); agevolazioni fiscali per sanificazioni/canoni-locazioni immobili strumentali per 1,7 miliardi di euro e altri 1,7 miliardi di euro previsti per il tax credit vacanze. A queste principali misure segnaliamo anche le indennità una tantum erogate ai lavoratori autonomi e le ultime risorse previste dal “decreto Ristori”.
Alcune precisazioni metodologiche
L’Ufficio studi della CGIA sottolinea che nella comparazione realizzata in questa elaborazione i dati in valore assoluto dei paesi stranieri sono stati estrapolati da un’analisi elaborata dal Think Tank Bruegel. Va altresì segnalato che ogni nazione presenta una diversa data di aggiornamento delle misure sostenute a sostegno delle rispettive economie che, ovviamente, impone una certa prudenza nel momento in cui si effettuata la comparazione tra Paesi.
Le “misure a impulso fiscale immediato” costituiscono l’indicatore che il Think Tank Bruegel ha preso come riferimento. Per “misure a impulso fiscale immediato” si intende la spesa pubblica aggiuntiva (come spese sanitarie, misure di sostegno ai lavoratori dipendenti, sovvenzioni alle Pmi, investimenti pubblici) sostenuta da ciascun paese per contrastare gli effetti negativi causati dal Covid. Questo indicatore, quindi, include anche la riduzione delle entrate (come la cancellazione di alcune tasse e contributi previdenziali); in buona sostanza ci riferiamo a quei provvedimenti che hanno contribuito al deterioramento del saldo di bilancio senza alcuna compensazione diretta successiva. Pertanto, non sono inclusi i differimenti delle scadenze fiscali nè i sostegni alla liquidità introdotti da molti Paesi attraverso l’emissione di garanzie pubbliche.
TERMINATA LA SPERIMENTAZIONE DEI TAMPONI PER I FAMIGLIARI DEI DIPENDENTI. LE NOVITA’ DAL 9 NOVEMBRE
AGORDO Terminato il primo periodo di sperimentazione presso il centro Ex OneSight di Valcozzena dei tamponi ai famigliari dei dipendenti Luxottica di Agordo. In queste settimane le maestranze potevano richiedere i tamponi da effettuare ai membri della famiglia ma la prima fase termina il 1 novembre. Luxottica intende intensificare per aree omogenee la mappatura dei tamponi per riuscire a monitorare meglio la situazione. È stato definito quindi, solo temporaneamente, di sospendere le prenotazione on-line sia per i dipendenti, sia per i familiari/coinquilini. Questo, consentirà, al laboratorio di Padova di avere gli esiti dei dipendenti delle varie aree omogenee in tempi molto più rapidi.
Nel frattempo le RSU si sono incontrate con la dirigenza presso lo stabilimento di Agordo per fare il punto sulla situazione generale attraverso l’incontro del comitato di verifica protocollo. Dall’incontro è emerso che per salvaguardare la salute delle maestranze era necessario prendere misure più restrittive. Dal 9 novembre si tornerà a lavorare con orari scaglionati per evitare contatti tra gli operai dei due turni. Pertanto i turni diurni presteranno la propria attività lavorativa dalle 5.45 alle 13.45 e dalle 14.15 alle 22.15. Per il terzo turno, sarà ripristinato il part-time Covid, da lunedì a giovedì dalle 22.40 alle 05.20, mentre il venerdì dalle 22.45 alle 06.15. Sempre dal 9 novembre i Pro Time Incentivati ritorneranno alle 6 ore. Per quanto riguarda i trasporti, nei prossimi giorni, chi utilizza i mezzi pubblici, sarà dotato di mascherina FFP2. Non ci sono ancora certezze per quanto riguarda gli orari e le corse delle corriere ma nei prossimi giorni sarà comunicato quali sono gli accordi. I fumatori dovranno seguire un protocollo per fumare all’esterno dello stabilimento durante la pausa cercando di distanziarsi uno dall’altro e non creare assembramenti. Rimane l’obbligo per tutte le maestranze di non usare gli spogliatoi. “Comprendiamo che questa marcia indietro, creerà ulteriori problemi a tutti, in primis ai colleghi che hanno situazioni di salute o familiari più gravi che ormai non sanno più come gestire, ma comprendiamo anche le richieste dell’azienda – dicono i delegati Femca Cisl – Oggettivamente, nonostante ci sia stato un rallentamento della diffusione del covid durante i mesi estivi, ora l’evoluzione della pandemia sia a livello nazionale che locale, costringe Luxottica a ritenere opportuno usare una maggiore cautela e tornare ad aumentare il distanziamento sociale. Dal canto nostro crediamo sia importante mettere in campo ogni soluzione utile a tutelare gli interessi di tutti, fermo restando l’impegno, come sempre, a chiarire i punti rimasti in sospeso e trovare soluzioni che consentano di risolvere eventuali problemi. Da mesi, infatti, stiamo cercando di inventare soluzioni nuove che vadano a tutelare e a conciliare le esigenze delle persone, salvaguardando un bene essenziale: la continuità produttiva”
VIA DELLA DOLOMIA: UN OMAGGIO ALLE INCANTATE VALLI
TAIBON L’iniziativa è lodevole e importante, un punto in più per le valli di San Lucano e Corpassa, un’indiscutibile spinta al turismo perché invito a infilarsi tra le valli del Comune di Taibon. Stiamo parlando della via della Dolomia che inizia in località Tamonich difronte al glorioso Istituto Minerario oggi Follador-De Rossi e continua in Comune di Taibon tra Agner e Pale di San Lucano, oppure sotto al Civetta lungo il torrente Corpassa. Il turista, l’escursionista più esperto, il visitatore addentrandosi in luoghi meravigliosi guida alla mano, scopre i segreti tra le pareti di Dolomia. In questi giorni sono state posizionate le bacheche informative con l’ausilio del Piodech di Taibon, con la supervisione di Fulvio Del Din (specialista in studi di arredamento e design) e il supporto del Comune di Taibon. Ogni bacheca, in angoli stupendi come il laghetto delle Peschiere o Mezzavalle riporta le note sulla località. Splendida l’idea di realizzare una panchina alle Calchere con vista direttamente sull’Agner. Per saperne di più sulla via della Dolomia l’invito ad ascoltare la registrazione già andata in onda su RADIO PIU’ con Dino Preloran docente all’Istituto Minerario Umberto Follador. Nella galleria alcuni scatti delle bacheche in Valle di San Lucano partendo da Piazza IV Novembre
DINO PRELORAN SPIEGA LA VIA DELLA DOLOMIA..E NON SOLO
di Claudio Fontanive
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
DILLO A RADIO PIU’…IL MICRONIDO GIROTONDO DI CENCENIGHE
RADIO PIU’ Riceviamo e pubblichiamo una lettera di due genitori sul Micronido Girotondo di Cencenighe.
Siamo molto felici che il 12 ottobre scorso abbia finalmente riaperto il “Micronido Girotondo” di Cencenighe, unico asilo nido dell’Alto Agordino. Vogliamo ringraziare chi si è adoperato per la riapertura di questa struttura che è di fondamentale importanza per le famiglie che abitano in Val del Biois e nella Val Cordevole: è facile criticare e lamentarsi quando vengono tagliati i servizi, ma è altresì doveroso spendere delle parole di riconoscimento quando vengono ripristinati. Per questo motivo rivolgiamo un sentito ringraziamento alle Amministrazioni Comunali, a Croce Blu e soprattutto alle maestre e collaboratrici le quali, nonostante le difficoltà, hanno resistito con determinazione, dimostrando ammirabile dedizione e amore per la propria professione. Auguriamo buon lavoro a Lorena, Daniela, Lucrezia e Franca e buon divertimento a tutti i piccoli.Con sincera riconoscenza, due genitori
AUGURI PIU’ SUPER NONNA EMMA OGGI CENTENARIA
LIMANA: Nonna Emma ieri ha compiuto 100 anni. Il giorno che precede la festa lo ha trascorso nei boschi vicino casa andando a funghi. Originaria di Verona con il matrimonio si è trasferita a Limana nel 1946, l’anno del Referendum della Repubblica Monarchica.
Ieri il taglio della torta con le figlie Lina e Alida, le nipoti Michela, Serena, Valentina e Alessandra e i pronipoti Nicole, Mattia e Chiara.
“FIORI D’INVERNO”: PROSA E POESIE DEL CESIOLINO GIOVANNI SACCHET
di Renato Bona
BELLUNO Il 10 febbraio del 2004, l’amico Giovanni Sacchet mi regalava il suo libro “Fiori d’inverno. Poesie e prosa”, edizioni Rocciaviva, finito di stampare nel dicembre 2003 dalla bellunese tipografia Nero su Bianco, impaginazione di Apfel Workshop. Nella dedica personale scriveva: “A Renato Bona, emerito giornalista che dopo tanti anni ha reso pubblico il mio pensiero sul momento più importante della mia vita, vada la mia stima più schietta ed il più cordiale abbraccio”, dedica estesa “A tutti coloro che hanno un cuore…”. Rivolto a “Quell’impareggiabile personaggio che cerca la compagnia di uomini umili e sinceri dai quali poter capire dallo sguardo, dalle parole, dall’abilità nei lavori tramandati dai loro avi, quella serena saggezza che cerchiamo invano” Sacchet aggiungeva, per ringraziarlo per il concreto sostegno garantito per la pubblicazione del libro: “Era ed è motivo d’orgoglio far sapere a chiunque che Roberto Sorgato è mio cugino e, come dice lui, l’unico parente vero amico, con assoluta reciprocità”. E sempre per esprimere gratitudine citava: l’allora presidente della Provincia di Belluno, Oscar De Bona, la prof. Flavia Colle, assessore alla cultura dello stesso ente, le poetesse Federica Da Col ed Eliana Olivotto, la dott. Tamara Rech, e – di nuovo – chi stende queste note: “Devo a Renato Bona, allora redattore capo de ‘Il Gazzettino’ di Belluno la mia prima apparizione su quel giornale con il racconto ‘Giornata di pesca’. Con questo signore semplice ma di profonda umanità e intelletto, poche parole sono bastate per conoscerci reciprocamente. Come potrei mai dimenticarlo? Grazie mille volte e ancora”. Chiusa la parentesi con i suoi riflessi anche personali che ovviamente apprezzo, volentieri ricordo che la pubblicazione in questione contiene nove brani di prosa: Giornata di pesca, Care e vecchie pure acque della Salmenega, Gli scarponi di Tilman, All’ombra di sette montagne, Le valigie della contessa, Ricordo di Bank, Nella Val di Canzoi non è ancora svelato il mistero di Brando, Ciccio Caputo Tenente “a sussistenza”, Al Ponte di Umin, e ben 77 poesie (alcune, poche, in dialetto, una in francese), oltre alla riproduzione di 3 ceramiche e di un disegno a matite colorate opera – come la copertina – dello stesso Sacchet del quale peraltro mi pare opportuno a questo punto tracciare un sintetico profilo: nato a Cesiomaggiore il 28 agosto 1924, dopo elementari e medie frequenta il commerciale “Colotti” a Feltre “dove trascorre la prima parte della sua vita da studente nella più beata gogliardia”. Nel maggio 1944, ad Udine, il diploma di ragioniere. Tornato al paese natale, prende contatti con Mario Corà ed entra nel movimento di Resistenza col compito di registrare i messaggi segreti che venivano diffusi da Radio Londra e di portarli al comando di Pietena. Contemporaneamente collabora con la formazione territoriale che faceva capo ad Oreste Gris. A fine ’44 entra nella Todt, pur continuando i contatti con la brigata. Dopo la guerra, servizio militare nell’Aeronautica e quindi, nel giugno 1948, ritorno alla vita civile con alcuni anni di attesa per un lavoro. Intanto scrive “decine e centinaia di lunghe lettere a chiunque avesse il piacere di leggerle, compone di getto sonetti endecasillabi”. Dopo vari lavori saltuari vince un concorso ed è assunto da Cariverona; farà per anni il bancario “continuando a coltivare le profonde passioni per la letteratura, la pittura e la ceramica”. Quelle che, sinteticamente, ha esposto con i suoi lavori in “Fiori d’Inverno” quando – scrivevo in presentazione – “Meritatamente tagliato il traguardo della quiescenza, Giovanni Sacchet, bancario con ‘qualcosa dentro’ in più, diverso perché più nobile delle cifre, delle scadenze, degli assegni, delle cambiali, ha voluto e saputo uscire allo scoperto per proporsi con una serie di pregevoli composizioni poetiche ma non solo. Queste hanno dapprima trovato ospitalità in pubblicazioni locali e ora, giustamente approdano in un volume che consente anche al grande pubblico di apprezzare nel complesso l’estro di questo autore che a buon diritto si ritaglia un proprio spazio non secondario nel panorama letterario di casa nostra…”. Aggiungevo: “Finalmente, circostanze favorevoli ne consentono l’esordio. Ed è subito apprezzamento non di maniera per un autore che in punta di penna, senza arzigogoli, con quel tanto di sentimento che è capace di compensare qualche audacia lessicale o metrica, ci propone una accattivante serie di situazioni, luoghi, di personaggi che sono parte importante del suo vissuto, in cui qualcuno potrà riconoscersi ma che possono essere comunque fatte proprie dal lettore, nella consapevolezza che ‘c’è qualcosa nell’aria…’. Un qualcosa che sa di buono, che ti invoglia a condividere il mondo davvero non solo fantastico dell’autore. Che potrebbe apparire un libertino con le sue numerose rievocazioni amorose – quasi un intero calendario scandito al femminile – ma… come porre limiti al sentimento, alla passione vera o magari solo immaginaria, chissà, forse rimasta speranza? Quel che è certo è che Giovanni da del tu all’amore. Ne chiede per sé, come è giusto, è disposto a darne molto, come non a tutti accade. E allora, ammirazione e anche un tantino di invidia per uno che manifesta (e realizza?) così bene il suo sentire, i suoi desideri, le sue speranze”. Dal canto suo, il prof. Francesco Piero Franchi richiamava il fatto che: “… Come ai primitivi indigeni, anche a Giovanni sono apparsi i ‘basilisk’, seguendo le regole previste tramandate da generazioni. Dopo un fatto così, hai un bel andartene, crescere, volare su aerei, lavorare in banca, scrivere sui giornali. Da questi vincoli non ci si libera mai, per fortuna”. Si riferiva a quando, a quota 1750, ore 11 circa del 15 agosto 1938 “con tutte le condizioni favorevoli dell’adolescenza inquieta, dell’estate montana e dell’ora meridiana, nel cuore pastorale e montano di un paesaggio arcaico, la terra ha parlato, ha mandato i messaggieri…”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Fiori d’Inverno”): Giovanni Sacchet; la copertina del suo libro di poesie e prosa con il disegno di “Pasqua Mave”; la dedica per me; “Miss Savoia 1951”: ceramica multicolore; “Arlecchino”, ceramica a terzo fuoco, multicolore; “Flora distesa”matite colorate; “Amore mitologico”, ceramica con figure rosse su fondo nero.
MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Don Augusto Antoniol
DUE MINUTI UN LIBRO
LA RACCOLTA COMPLETA
IN VIVO VERSO, DA DOMANI LA TERZA SETTIMANA. DI BRUNELLA MORO OGNI GIORNO DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10, 18.50 ….. LA RADIO E’ POESIA
Poeti nuovi, per In Vivo Verso, e poeti già conosciuti e amati, da oggi versi che toccano, che fanno bene al cuore. Soprattutto in questo momento in cui l’ arte e le sue espressioni hanno le ali tarpate. E allora benvenuti e ben rivisti, Bianca Soligo, Nicola Scodro, Cristina De Iasi,Daniele Sommariva e il meraviglioso video di Sara Casal
Brunella Moro
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
LA RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
SR 473 DI CROCE D’AUNE dal 2 al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE dal 2 al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO dal 6 al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri dal 2 al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 12 PEDEMONTANA senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Veses fino al 6 novembre, esclusi sabati e domeniche, per messa in sicurezza versante a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 novembre (festivi e prefestivi inclusi) senso unico alternato in località Brenta Comune di Livinallongo del Col di Lana.
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Senza notevoli variazioni, su valori sempre ben al di sopra della norma. Permane l’inversione termica notturna nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 12°C, a 2000 m min 9°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C max 11°C, a 3000 m min 3°C max 5°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli, salvo i consueti rinforzi notturni e del mattino nelle valli che sboccano nella pianura per le forti brezze di monte; in quota da ovest, deboli, solo a tratti moderati sulle cime, 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Nelle valli in genere stazionarie, salvo aumentare le minime nei fondovalle prealpini in caso di estese nubi basse notturne; in quota in flessione, ma ancora sensibilmente superiori alla norma e sempre con inversione termica nelle ore più fredde. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 12°C, a 2000 m min 6°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 10°C, a 3000 m min 0°C max 3°C
Venti: Nelle valli generalmente deboli, salvo locali rinforzi per brezze notturne e mattutine; in quota deboli o moderati da sud-ovest, 5-10 km/h a 2000 m, 10-25 km/h a 3000 m.
TUTTO LO SPORT SI FERMA…O QUASI
RADIO PIU’ Lo sport si arrende al nuovo DPCM. È stata una domenica sterile di eventi sportivi in provincia di Belluno. Era la settimana in cui doveva iniziare il campionato di pallavolo per il Volley Club Agordino, ma anche la continuazione dei vari tornei calcistici organizzati dalla FIGC. Un periodo in cui nemmeno gli allenamenti normali sono consentiti, infatti ognuno deve continuare l’attività motoria individualmente. Niente partitelle e nessun contatto tra compagni di squadra. Da un lato ci rimette lo sport ma dall’altro si salvaguarda la salute di tutti. Ne è testimone l’Agordina che ha dovuto fare i conti con il Covid-19. Il virus è entrato nello spogliatoio dell’Ivano Dorigo di Agordo ad inizio settimana e tutta la società, compresi dirigenti ed accompagnatori, si è messa in fila per fare i tamponi. Risultati che non sono ancora stati resi noti ma di sicuro 2 soggetti erano risultati positivi con i primi test. Anche il Fiori Barp ha dovuto fare i conti con il coronavirus nelle scorse settimane. La squadra di Mas di Sedico era ferma da 4 turni di campionato dopo alcuni casi positivi. Ora lo stop imposto dall’alto con una serie di partite di Prima Categoria che si dovranno recuperare. Per il Keralpen Femminile il campionato è durato appena 2 giornate. Da ieri di nuovo a casa per aspettare di poter ritornare in campo, si spera il prima possibile. Fermo anche tutto il settore giovanile dell’Agordina con i campionati congelati ormai da due settimane. Stesso discorso per i giovani della famiglia Alleghe Hockey. Gli unici a giocare sono gli hockeisti della IHL. Le civette, sabato sera, dovevano giocare con il Como. Dovevano perché la squadra lariana non si è presentata al De Toni dopo aver chiesto il rinvio della partita che la dirigenza alleghese non aveva accettato. La prossima settimana l’Alleghe giocherà contro l’Unterland Cavaliers, una trasferta in terra altoatesina con la speranza che il Covid non faccia danni visto che Pergine e Merano sono ferme per alcuni positivi in squadra. L’hockey a livello nazionale continua ma il calcio e il volley dovrà rimanere fermo sicuramente fino al 24 novembre, data in cui scade il DPCM. Ma le novità non mancheranno ad arrivare e si preannuncia uno stop più lungo del previsto.
IL COMO NON SI PRESENTA AD ALLEGHE. PARTITA IN MANO AL GIUDICE SPORTIVO
ALLEGHE Il Como getta la spugna e non si presenta al De Toni di Alleghe. La partita valida per la sesta giornata dell’Italian Hockey League non si è giocata. La sfida tra Alleghe e Como rimarrà un ricordo di questa stagione, ma sicuramente non in ambito agonistico. Le due formazioni, dopo la riunione della lega di mercoledì scorso, erano rimaste in contatto perché la squadra lariana aveva chiesto il rinvio della partita. Cosa che non è avvenuta dopo una votazione interna tra la dirigenza dell’Alleghe e quindi la richiesta è stata spedita al mittente. Come da regolamento, le civette si sono presentate al De Toni, gli arbitri pure ma i lombardi no. 45 minuti di attesa, come da regolamento, ma della compagine comasca neanche l’ombra. Alle 21:15 l’annuncio ufficiale che la partita non veniva giocata. Ora spetterà al giudice sportivo procedere con le dovute sanzioni e la decisione di dare la partita vinta a tavolino (5-0) agli agordini.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ PATRICK DE SILVESTRO